Il 2022 è stato un anno di ripresa per la farmacia in Italia
Il comparto del farmaco da prescrizione è aumentato del 2,2% a 14,3 miliardi di euro.
industria farmaceutica italiana

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Il comparto del farmaco da prescrizione è aumentato del 2,2% a 14,3 miliardi di euro. Mentre il segmento commerciale (prodotti da banco senza obbligo di prescrizione, prodotti nutrizionali, integratori, parafarmaci, creme e cosmetici) ha visto un aumento del 7,7% a valori a 11,4 miliardi di euro, con un aumento a volumi del 7,8%.

Sono questi i primi dati delle vendite in farmacia nel 2022 anticipati da IQVIA, il provider globale di dati, analisi, ricerca clinica, consulenza e tecnologie innovative in ambito sanitario e farmaceutico.
Un bilancio positivo per la vendita nelle farmacie italiane che in queste settimane stanno fronteggiando la carenza di alcuni prodotti.

“In questo momento le sfide sia per l’industria farmaceutica che per i farmacisti sono tante – ha dichiarato Antonella Levante, senior vice president e general manager di IQVIA Italia – stiamo assistendo, per esempio, a una mancanza di disponibilità di principi attivi e dei materiali per l’imballaggio, dalla carta all’alluminio e al vetro. Inoltre, l’innalzamento dei costi dell’energia impattano su tutta la filiera, anche sulla logistica. Gli strumenti messi in campo per evitare che qualche paziente possa rimanere senza il farmaco prescritto sono tanti, da parte di tutti: Ministero della Salute, AIFA, industria, farmacisti e catena di distribuzione”.

Secondo i dati di IQVIA, a dicembre del 2022 c’è stato un vistoso aumento nella vendita di prodotti per le sindromi invernali. Malgrado la carenza in farmacia di alcuni di questi prodotti, è aumentata la vendita di analgesici nel 2022 (+40% a valori) arrivando a 288 milioni di euro. Per analgesici si intende, per esempio, il paracetamolo, l’aspirina e l’ibuprofene utili anche per le loro proprietà antipiretiche.

Anche i prodotti per la tosse hanno registrato un forte aumento. Nel 2022, questi prodotti hanno visto un aumento a valori del 78% rispetto all’anno prima a 388 milioni di euro, con un aumento rilevante nelle ultime settimane dell’anno.

Nel 2022, c’è stato invece un calo vistoso nella vendita di mascherine rispetto all’anno precedente (-34%) e di igienizzanti per le mani (-44%), mentre la vendita di test Covid è aumentata del 88% nell’anno con un picco nelle ultime settimane dell’anno in coincidenza con la stagione influenzale.

Per quanto concerne i prodotti commerciali, si segnala le ottime performance di segmenti come vitamine e integratori (+8%). Anche i probiotici hanno visto un aumento di fatturato nell’ultimo anno del 13% a 536 milioni di euro.

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