Si attende la presentazione dell’offerta di Lufthansa per l’acquisizione di una quota di minoranza di Ita Airways
L'ingresso di Lufthansa in Ita Airways avverrà attraverso un aumento di capitale riservato.
Alitalia

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L’ingresso di Lufthansa in Ita Airways avverrà attraverso un aumento di capitale riservato. Il prezzo di acquisto sarà definito in base al valore del patrimonio netto di Ita, come risultante dal bilancio, dalle relazioni finanziarie intermedie e dalle stime di chiusura dell’esercizio.

Le tappe successive

Lufthansa è l’unico soggetto che ha avuto accesso alla data room, quindi sembra escluso che possano arrivare altre offerte, anche se nei giorni scorsi si erano diffusi dei rumors su un possibile interesse di Air France che però non si è materializzato, Ricevuta l’offerta il Mef potrà avviare una trattativa in esclusiva per arrivare alla firma di un Memorandum of undestanding. Ma per il closing dell’operazione occorre l’approvazione dell’ Antitrust europeo, dunque serviranno circa altri 4-5 mesi.

L’ipotesi

Secondo alcuni rumors il patrimonio netto alla fine dello scorso anno si attestava sui 550 milioni,scontando i 400 milioni di risorse pubbliche versate dal Mef, con il via libera della Commissione europea. Entro marzo 2023 sarà possibile un’ultima iniezione di risorse pubbliche, pari a 250 milioni. Stando a quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, Lufthansa starebbe ragionando di un esborso fino a 350 milioni di euro per una quota iniziale del 40%, dunque ben oltre l’ipotesi trapelata in precedenza di 200-240 milioni per il 35-40% della compagnia. Sarà prevista l’opzione da esercitare in un secondo tempo per l’acquisto della parte rimanente del capitale posseduta dal Mef.

Lufthansa entrata nella data room a novembre

Tutto è pronto, dunque, per l’arrivo dell’offerta tra mercoledì e giovedì di questa settimana. Lufthansa era entrata nella data room a novembre, dopo la decisione del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti lo scorso 31 ottobre di non prorogare la trattativa in esclusiva con Certares, il fondo Usa scelto dal precedente governo. Le expert session con i manager tedeschi, guidati da Joerg Eberhart , Head of strategy di Lufthansa, si sono svolte fino a Natale nella sede di Fiumicino di Ita.

Le garanzie richieste dalla compagnia tedesca 

nei giorni scorsi si è parlato di garanzie che Lufthansa avrebbe richiesto come quella di poter ottenere l’opzione di poter tirarsi indietro da un’acquisizione completa nel caso in cui l’impresa non dovesse funzionare. Ma l’offerta non conterrà la richiesta di queste garanzie, casomai quando verrà redatto il contratto coi patti parasociali, le parti potranno discutere di inserirle. 
Lo stesso discorso vale per le cause di lavoro intentate contro Ita dagli ex dipendenti della vecchia Alitalia ora in cassa integrazione. Se il tribunale dovesse dare ragione agli oltre 1.140 dipendenti, riconoscendo la continuità aziendale (è da ricordare che per autorizzare la nascita di Ita l’Unione europea ha posto la condizione della discontinuità aziendale) rispetto all’ex compagnia di bandiera in liquidazione e reintegrando, quindi, in Ita questi lavoratori, Lufthansa potrebbe chiedere garanzie per non farsene carico.

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