Il boom del vita spinge la raccolta premi delle compagnie assicurative italiane
ANIA

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Lo ha rivelato ieri la consueta analisi dell’Ania, l’associazione che rappresenta le imprese di categoria, che ha stimato una raccolta complessiva di 143,3 miliardi nel 2014 con un incremento del 20,6% rispetto al 2013.
La crescita deriva da un aumento «significativo» dei premi del settore Vita (+29,9%) superiori a 100 miliardi che ha più che compensato il calo registrato dal settore Danni (-2,7%). Un calo frutto principalmente della contrazione del settore Rc auto il cui giro d’affari sarebbe sceso del 6,5%. La diminuzione del volume premi dell’Rc Auto, ha sottolineato l’Ania, «è coerente con il calo del premio medio stimato nell’ordine del 6% rispetto all’anno precedente e con un parco di veicoli assicurati sostanzialmente invariato». L’associazione delle assicurazioni nella rilevazione sulla raccolta premi nel 2014 osserva poi come l’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Pil è conseguentemente cresciuta, passando dal 7,4% nel 2013 all’8,9% nel 2014. «Ci riteniamo soddisfatti per l’andamento del ramo vita che conferma la fiducia che gli italiani, in questi anni di crisi economica, ripongono nel settore assicurativo», – ha sottolineato il presidente dell’Ania, Aldo Minucci. Una fiducia dovuta anche ai «significativi rendimenti che le compagnie di assicurazione, con le gestioni separate, sono in grado di offrire ai propri risparmiatori», soprattutto in un contesto in cui circa 2mila miliardi di obbligazioni governative europee hanno rendimenti negativi.

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