La richiesta, che può riguardare anche il mantenimento di linee di credito autoliquidanti preesistenti, deve essere ben motivata e specificare in maniera chiara: a) la destinazione dei finanziamenti richiesti; b) che il debitore non è in grado di reperire altrimenti tali finanziamenti; c) che in mancanza di tali finanziamenti l’azienda subirebbe un pregiudizio imminente ed irreparabile.
Sulla richiesta il tribunale deve decidere, con provvedimento motivato in camera di consiglio, entro dieci giorni dal deposito della richiesta assunte sommarie informazioni sul piano e sulla proposta in elaborazione, sentito il commissario giudiziale se nominato ed ove ritenuto opportuno i maggiori creditori senza formalità di rito.
Se da una parte l’autorizzazione ad accedere ai finanziamenti prededucibili urgenti consente di preservare l’azienda dall’altra gli stessi devono essere finalizzati e limitati a un periodo temporale prestabilito. L’autorizzazione ad accedere ai predetti finanziamenti consente al debitore di tamponare la situazione iniziale salvaguardando il valore dell’azienda e di ben strutturare l’operazione di risanamento per mantenere la stessa sul mercato e che interessa tutte le parti coinvolte: debitore da una parte e creditori dall’altra.