Il ministero del Lavoro prende atto che i collaboratori dei mediatori creditizi non possono essere esclusivamente agenti di commercio

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La direzione generale delle Relazioni industriali e dei Rapporti di lavoro del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noto nei giorni scorsi un documento in cui si prende atto della tesi da sempre difesa dalla Fimaa: i collaboratori dei mediatori creditizi non possono essere esclusivamente agenti di commercio. La riflessione del ministero del Lavoro è stata promossa dall’intervento del segretario generale Fimaa Rossan Asciolla che ha evidenziato, nell’incontro svoltosi lo scorso 31 maggio, a cui erano presenti insieme a Fimaa i sindacati Nidil/Cgil, Fenamec/Felsa/Cisl, R12/Iulca/ Uil e Simedia/Ale/Ugl, che: “l’attività degli intermediari non è analoga a quella degli agenti di commercio. L’intermediario infatti svolge attività di mediazione e non promuove la conclusione dei contratti”.

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