Il nuovo ponte di Genova riaffidato ad Autostrade per l’Italia
Il crollo del Ponte Morandi, il 14 agosto 2018, aveva lasciato una ferita aperta nel vissuto della città di Genova, che ora sembra forse potersi rimarginare.
ponte di Genova

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Il crollo del Ponte Morandi, il 14 agosto 2018, aveva lasciato una ferita aperta nel vissuto della città di Genova, che ora sembra forse potersi rimarginare. Questa sera, alle 18:30, verrà infatti inaugurato il ponte San Giorgio, sorto sulle ceneri del vecchio ponte autostradale e progettato da Renzo Piano, la cui realizzazione è stata svolta praticamente in tempo di record: meno di due anni dall’inizio dei lavori. Alla cerimonia saranno presenti autorità locali e nazionali, tra cui il sindaco della città Marco Bucci, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un’occasione fortemente sentita dalla città, come testimoniato anche da Il Secolo XIX che ha dedicato la sua prima pagina ai nomi degli operai coinvolti nella costruzione.

Il crollo e l’inchiesta
Erano le 11:30 di mattina quando una sezione di ponte lunga 250 metri del ponte è crollata assieme al pilone di sostegno numero nove. 43 le vittime morte nel crollo, oltre ai 16 feriti e ai 566 sfollati che hanno dovuto lasciare casa a causa dei danni alle abitazioni. Al crollo era immediatamente seguita un’inchiesta, ancora in corso, per valutare le eventuali responsabilità dei costruttori e della società di gestione, Autostrade per l’Italia. Attualmente sono indagate 74 persone oltre due società, tra cui la stessa Autostrade, con le accuse di omicidio colposo plurimo, disastro colposo, attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Lo scorso febbraio la Guardia di Finanza aveva eseguito nove misure cautelari, tra cui tre arresti, con l’accusa di aver “edulcorato” le relazioni sullo stato del ponte, non riportando ciò l’effettivo stato della struttura.

Il ponte riaffidato ad Autostrade
L’inchiesta dovrebbe terminare, riporta il Sole 24 ore, entro il 2020. Tuttavia, nel frattempo, non si placano le polemiche per la riassegnazione proprio ad Autostrade della gestione del neonato ponte San Giorgio. La scelta si è vista necessaria per far sì potessero essere eseguiti i lavori di collaudo, evitando così che la struttura rimanga inutilizzata a tempo indeterminato. La concessione è stata definita “pro tempore” da Paola de Micheli, Ministra delle Infrastrutture, ma non ha mancato di suscitare reazioni veementi da tutto il mondo politico, in particolare dall’opposizione.

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