Il petrolio rimbalza con il Brent a 62 dollari e il Wti a 54 dollari al barile

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petrolioPiazza Affari termina oggi in forte rialzo, sostenuta dalle parole del presidente della Bce, secondo cui la banca centrale è pronta a varare nuove misure di stimolo se necessario. Si attende anche la Fed di domani

 

La Borsa italiana chiude oggi in forte rialzo, sostenuta dalle parole del presidente della Bce Mario Draghi secondo cui la banca centrale è pronta a varare nuove misure di stimolo se necessario. Si attende anche la Fed di domani. A Piazza Affari il Ftse Mib segna in chiusura +2,46% a 21.133 punti, in linea con il resto d’Europa. Bene anche Wall Street. Sull’obbligazionario, sempre per l’”effetto Draghi”, lo spread Btp/Bund a 10 anni crolla in area 240 punti. Le banche ne beneficiano solo in parte, perché sono spaventate dalla prospettiva di tassi bassi più a lungo, ma poi recuperano nel finale.

Sul forex, l’euro si indebolisce intorno a quota 1,12 contro il dollaro; il petrolio rimbalza con il Brent a 62 dollari e il Wti a 54 dollari al barile.

Borsa italiana oggi: sul Ftse Mib bene utilities, rimbalzo per i petroliferi

Tornando agli indici di Borsa, a Milano gli acquisti sono diffusi ma premiano soprattutto le utilities con Enel, A2a, Italgas, Snam tutte intorno al +3%. Il settore, che offre rendimenti potenzialmente più elevati, beneficia dell’aspettativa di tassi più bassi.

Più indietro le banche, che soffrono da anni per la politica di tassi negativi da parte della Bce. Dopo qualche esitazione però il comparto riparte con Banco Bpm +3,5%, Intesa Sanpaolo +2,3%, Ubi +1,8%, Mps +1,4%, fra le altre.

Unicredit +3,8% dopo il lancio di un bond senior che ha riscontrato una buona domanda.

In evidenza Creval +2,6% con la Borsa che promuove i target del piano su Npl e dividendi.

Maglia rosa del listino principale è Cnh +4,7%, seguita a ruota da Banca Generali +4%.

In rimonta Stm +3%, anche grazie all’avvio della copertura da parte di SocGen con raccomandazione buy e un target di prezzo ambizioso.

Si rivedono i petroliferi, sulla scia del recupero del greggio, con Saipem +3,7%, Tenaris +3,2%, Eni +2%.

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