Il tema dei crediti deteriorati o anche detti Non Performing Loans (NPL) sta occupando l’agenda di molte banche

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Oltre 100 miliardi di euro di crediti deteriorati sono stati venduti dalle Banche italiane in pochi anni a strutture esterne, definite service, che si sono prese in carico di recuperare il dovuto. Il risultato è stato che i bilanci delle Banche si sono alleggeriti, ma di contro la palla è passata a società che non sempre si sono dimostrate strutturate e adeguate a gestire una mole importante di crediti a discapito, a volte, delle famiglie, imprese e persone, che sono coinvolte. In questo ambito vogliamo soffermarci sulle tecnologie che possono essere un valido supporto ai service per aiutarli a velocizzare i processi, ridurre i costi e aumentare l’efficienza.

Per fare questa riflessione, abbiamo parlato con Antonio Cataneo, Ceo di Axactor Italy, parte del Gruppo Internazionale Axactor SE e grande esperto del settore, che ci ha raccontato la sua esperienza: “Il mercato della gestione dei crediti deteriorati è relativamente nuovo e per questo da un lato comporta una vitalità e spirito di innovazione che altri ambiti non hanno più, ma dall’altro poca esperienza pregressa come base di valutazione e analisi. Per commentare la situazione dal punto di vista della tecnologia è quindi opportuno raccontare la nostra esperienza di operatori. Axactor è una realtà internazionale che punta ad offrire al mercato soluzioni a 360° che spaziano dall’analisi dei portafogli crediti, all’individuazione delle migliori strategie di recupero, fino al recupero crediti e alle eventuali ristrutturazioni aziendali o finanziarie. Per arrivare a questi risultati, ci siamo posti come impegno quello di utilizzare al meglio le tecnologie abilitanti, che consentono di migliorare il valore della catena del sistema produttivo e hanno la capacità di innovare i processi, i prodotti e i servizi in tutti i settori economici dell’attività umana. Nel nostro specifico caso significa disporre di tecnologie che ci consentano di avere in tempo reale i dati effettivi relativi a tutte le pratiche gestite, dalla due diligence all’onboarding e la gestione, con un modello di business che integra competenze verticali specifiche con tecnologie avanzate di analisi estesa dei dati”.

Ci potrebbe fare qualche esempio concreto di applicazione? “Nel mercato dei crediti deteriorati sono utilissimi tutti i sistemi IT che consentono il monitoraggio automatico delle posizioni e che uniscono ad un approccio di coaching nei confronti della controparte debitrice, un vero e proprio accompagnamento step by step, fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato del pagamento. Inoltre, la tecnologia è molto utile per aiutare a evitare che un credito arrivi a deteriorarsi. I tecnici di Axactor hanno creato, per esempio, una piattaforma gestionale che riconcilia automaticamente i pagamenti con le rispettive fatture, garantendo quindi la riduzione dei tempi di incasso. Tale servizio viene poi integrato con un’attività di customer care nel post-vendita e con un’attività di soft reminder ed early collection nei 60 giorni successivi alla scadenza della fattura. Con soluzioni come queste è possibile aiutare il pagatore a ricordarsi delle scadenze ed evitare ulteriori more. Certo non può sostituire la mancanza di liquidità del pagatore o eventuali situazioni di crisi, ma dalla nostra esperienza, molti incagli sono dovuti a problemi temporanei o gestione poco efficace della tesoreria. Sistemi ad hoc come il nostro, potrebbero efficientare i processi e migliorare gli incagli”.

Si potrebbe concludere quindi che anche nel settore degli NPL, il digitale stia seguendo il trend di altri ambiti, che vede una crescita importante degli investimenti in tecnologia? Cataneo ci tiene a precisare che non sempre è così: “In base alla nostra esperienza, non tutti gli operatori del settore sono così attenti agli investimenti in tecnologia, anzi spesso tendono a farne pochi per cercare di ridurre i costi e il risultato è una cattiva gestione dei crediti deteriorati e problemi con i debitori”.

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