Il vicepresidente della Banca Centrale Europea sostiene che è a rischio la stabilità finanziaria europea.

Una recessione tecnica si verifica dopo due trimestri consecutivi di crescita negativa del PIL reale. “I cittadini e le imprese stanno già sentendo l’impatto dell’aumento dell’inflazione e del rallentamento dell’attività economica”, ha detto Luis de Guindos.

“Secondo la nostra analisi, i rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati e una recessione tecnica nell’area dell’euro è più probabile”, ha spiegato il vicepresidente della Bce.

“Allo stesso tempo, le condizioni finanziarie si sono inasprite a causa dell’azione delle banche centrali per controllare l’inflazione”, ha avvertito. La Bce ha iniziato ad aumentare i tassi di interesse a luglio. Attualmente sono al 2% ma, secondo le previsioni degli esperti, verranno ulteriormente aumentati.

Le famiglie, le aziende e i governi indebitati dell’Eurozona sono i più esposti ai rischi finanziari se i tassi di interesse continuano a salire.

Anche i mercati finanziari sono a rischio, in particolare alcuni fondi di investimento. “I problemi potrebbero manifestarsi contemporaneamente e rafforzarsi a vicenda”, ha avvertito la Bce.

Anche le imprese dell’Ue devono affrontare maggiori sfide “a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e di altri costi dei fattori produttivi e i loro profitti diminuiranno a causa dell’aumento dei costi di finanziamento”, ha aggiunto.

“Se le prospettive si deteriorano ulteriormente, non si può escludere un aumento della frequenza dei default aziendali, soprattutto per le imprese ad alta intensità energetica”, ha continuato la Bce.