Ha aperto le sue porte il nuovo asilo-nido riservato ai figli dei dipendenti UniCredit e aperto anche ai bambini milanesi. Il nuovo spazio, che ospiterà sino a 60 bimbi di età dai 3 ai 36 mesi, è stato realizzato secondo una concezione moderna, con ampi spazi per favorire la relazione tra i piccoli e la tecnologia. Un luogo multidisciplinare e interattivo, che vuole stimolare il mondo creativo del bambino grazie a linguaggi visivi, musica, danza, poesia, architettura e design, cibo e rispetto della natura. Anche con  l’uso della lingua inglese.

I bimbi quindi potranno ogni giorno scoprire e interagire con uno schermo di 60 pollici touch screen, un tavolo multimediale che emette suoni e luci, un impianto di diffusione audio per favorire lo sviluppo della sensibilità musicale, spazi per piccole attività di cucina e giardinaggio, un’unica grande aula per incoraggiare le relazioni, luci e colori rilassanti con mobili e design delle strutture studiati per tutte le attività dei bimbi, dal gioco all’apprendimento al riposo.

“Siamo molto felici di inaugurare questo nuovo asilo per i figli dei nostri colleghi – ha commentato Paolo Cornetta, Responsabile HR Strategy UniCredit – che si aggiunge alle 4 strutture riservate all’infanzia già esistenti presso i nostri uffici in Italia e alle numerose convenzioni attivate su tutto il territorio nazionale. L’idea di dotarci di luoghi di lavoro sempre funzionali a un adeguato equilibrio tra vita privata e professionale costituisce uno tra i principali fattori motivazionali delle nostre persone. L’iniziativa si aggiunge ad altre politiche del Gruppo in questa direzione, come gli interventi volti ad alleviare i disagi della mobilità casa-lavoro, la promozione di un’effettiva parità di genere e le numerose convenzioni in tema di servizi a livello territoriale”.

Gli ambienti, gli arredi e le dotazioni multimediali di Mini Tree sono state disegnate seguendo la filosofia pedagogica di Reggio Children. Carla Rinaldi, Presidente Reggio Children, ha aggiunto: “Siamo felici di aver contribuito a creare uno spazio per l’infanzia nel cuore di una piazza della conoscenza, ponendo il bambino al centro come parametro di qualità dell’uomo, della sua capacità di innovarsi e aprirsi al sapere con gli occhi dello stupore”.