Intesa Sanpaolo sale dopo accordo su servicing Npl
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Intesa Sanpaolo in rialzo dell’1,5% a Piazza Affari, contro il +1% messo a segno a metà giornata dall’indice Ftse Mib del listino azionario di Milano. Ieri sera la banca guidata da Carlo Messina ha annunciato la cessione a Intrum Justitia di crediti deteriorati (Npl) attraverso due operazioni. La prima prevede la costituzione di un operatore che si occuperà del servicing di Npl sul mercato italiano, attraverso l’integrazione delle piattaforme italiane di Intesa Sanpaolo e Intrum. La nuova piattaforma seguirà un portafoglio di circa 40 miliardi di euro in servicing e farà capo per il 51% a Intrum e per il 49% a Intesa Sanpaolo.

Prevista cartolarizzazione da 10,8 miliardi

Un contratto di durata decennale disciplinerà il servicing di crediti in sofferenza di Intesa Sanpaolo a condizioni di mercato, ma sono già ora previsti “importanti piani di sviluppo commerciale della nuova piattaforma nel mercato italiano”. La piattaforma avrà circa 1.000 dipendenti, di cui circa 600 persone provenienti dal gruppo Intesa Sanpaolo. E’ poi prevista la cessione e cartolarizzazione “di un rilevante portafoglio di crediti in sofferenza del gruppo Intesa Sanpaolo”, pari a 10,8 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore, a un prezzo in linea con il valore di carico già determinato per la parte di sofferenze del gruppo aventi caratteristiche di cedibilità, considerando lo scenario di vendita.

Closing atteso entro il prossimo novembre

Per conseguire il pieno deconsolidamento contabile e regolamentare del portafoglio alla data del closing (previsto a novembre 2018), si prevede un tranche Senior corrispondente al 60% del prezzo del portafoglio, che verrà sottoscritto da un gruppo di primarie banche, e tranche Junior e Mezzanine pari al restante 40% del prezzo del portafoglio, che verranno sottoscritte per il 51% da un veicolo partecipato da Intrum (e da uno o più co-investitori, ma che agirà comunque come singolo investitore ai fini di governance) e per il restante 49% da Intesa Sanpaolo.

Per Intesa Sanpaolo 3,6 miliardi di incasso

La valutazione della piattaforma di servicing di Intesa Sanpaolo sarà pari a circa 0,5 miliardi di euro mentre i crediti in sofferenza oggetto di cartolarizzazione saranno valutaticirca 3,1 miliardi di euro. L’accordo, segnala una nota, “dà un significativo apporto alla strategia di riduzione del profilo di rischio prevista nel Piano di Impresa 2018-2021 di Intesa Sanpaolo” e permette, tra l’altro, di ridurre l’incidenza di Npl sui crediti complessivi al lordo delle rettifiche di valore al 9,6% (dall’11,9% di fine 2017) e realizzare una plusvalenza di circa 400 milioni di euro dopo le imposte.

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