Invitalia ha prorogato al 15 aprile la “Call” per investire nell’ Area di crisi di Trieste
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Le manifestazioni di interesse sono rivolte a progetti di investimento per riqualificazione industriale e recupero ambientale.

La zona industriale di Trieste è stata riconosciuta “area di crisi industriale complessa” per le problematiche legate alla produzione siderurgica, alla riqualificazione delle attività industriali e portuali e al recupero ambientale.

La crisi siderurgica ha interessato principalmente il Gruppo Lucchini, da dicembre 2012 in Amministrazione straordinaria, che aveva alle proprie dipendenze circa 3.000 lavoratori, di cui 472 occupati nel complesso ex Italsider di Trieste.

Le manifestazioni di interesse devono riguardare iniziative imprenditoriali, da localizzare nell’area di crisi industriale di Trieste, finalizzate alla realizzazione di: programmi di investimento e sviluppo occupazionale, coerenti con la strumentazione agevolativa nazionale (L. 181/89); investimenti produttivi di riconversione e progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, coerenti con la strumentazione agevolativa regionale (L.R. 3/2015 art.33)

È possibile inviare le manifestazioni di interesse ad Invitalia entro le ore 12:00 del  il 15 aprile 2016.

 

Trieste: prorogata la call per chi è interessato ad investire nell’area di crisi

Sono prorogati i termini per la presentazione delle manifestazioni d’interesse ad investire nell’area di crisi industriale di Trieste.

Il nuovo termine è fissato alle ore 12.00 del 15 aprile 2016.

L’invito è stato lanciato lo scorso 3 marzo da Invitalia con l’obiettivo di identificare i fabbisogni di sviluppo dell’area e adeguare gli strumenti agevolativi che saranno attivati sul territorio.

 

AREA DI CRISI DI TRIESTE

Invitalia lancia una “Call” nazionale per investire nell’ Area di crisi di Trieste. Le manifestazioni di interesse sono rivolte a progetti di investimento per riqualificazione industriale e recupero ambientale.

La zona industriale di Trieste è stata riconosciuta “area di crisi industriale complessa” per le problematiche legate alla produzione siderurgica, alla riqualificazione delle attività industriali e portuali e al recupero ambientale.

La crisi siderurgica ha interessato principalmente il Gruppo Lucchini, da dicembre 2012 in Amministrazione straordinaria, che aveva alle proprie dipendenze circa 3.000 lavoratori, di cui 472 occupati nel complesso ex Italsider di Trieste.

Il 30 gennaio 2014 è stato firmato l’Accordo di Programma “per la disciplina degli interventi relativi alla riqualificazione delle attività industriali e portuali e del recupero ambientale dell’area di crisi industriale complessa di Trieste” tra:

  • Ministero dello sviluppo economico,
  • Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare,
  • Ministero delle infrastrutture e trasporti,
  • Ministro per la coesione territoriale,
  • Ministero del lavoro e delle politiche sociali,
  • Regione Friuli Venezia Giulia,
  • Provincia di Trieste,
  • Comune di Trieste,
  • Autorità Portuale di Trieste
  • e Invitalia.

L’ACCORDO PREVEDE L’ATTUAZIONE DI DUE PROGETTI:

  1. Progetto integrato di messa in sicurezza e di reindustrializzazione del complesso siderurgico
  2. Progetto di Riconversione e Riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa (PRRI)

 

A seguito dell’acquisto da parte del Gruppo Arvedi del complesso ex Lucchini, è stato avviato il primo progetto tramite Accordo di Programma del 21 novembre 2014.

Invitalia gestisce gli interventi di ripristino ambientale ed attua il PRRI attualmente in corso di elaborazione.

 

Nell’ambito del PRRI è promossa una call per manifestazioni di interesse ad investire nell’area di crisi con l’obiettivo di definire i fabbisogni di sviluppo dell’area.

 

Le manifestazioni di interesse devono riguardare iniziative imprenditoriali, da localizzare nell’area di crisi industriale di Trieste, finalizzate alla realizzazione di:

  • programmi di investimento e sviluppo occupazionale, coerenti con la strumentazione agevolativa nazionale (L. 181/89);
  • investimenti produttivi di riconversione e progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, coerenti con la strumentazione agevolativa regionale (L.R. 3/2015 art.33)

 

DOMANDA

È possibile inviare le manifestazioni di interesse ad Invitalia  fino al 15 aprile 2016.

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