in Italia diminuiscono le imprese che non riescono a ripagare i propri debiti
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Le aziende restano vulnerabili: infatti rispetto ai numeri pre-crisi, quelle in default sono il 40% in più.
La ripresa comunque, per qualcuno, c’è: i margini dei profitti delle aziende sono cresciuti e hanno raggiunto il 41,4%, sostenuti dai prezzi dell’energia al ribasso e dalle condizioni di finanziamento favorevoli. In accelerazioneanche gli investimenti aziendali: erano del +2,2% nel quarto trimestre 2016 rispetto al 2015.
Come se la passano invece le imprese nel resto del mondo? A livello globale il trend di calo delle insolvenzesembra essere arrivato al capolinea: dopo anni di contrazione, si stima per il 2017 soltanto un -2%. Non hanno vita facile soprattutto le imprese dell’America Latina e dell’Asia del Pacifico, che raggiungono percentuali a doppia cifra per la crescita delle insolvenze. La situazione in Europa invece resta stabile.
Ciò che preoccupa di più è la crescita del 45% dei fallimenti delle società importanti (con oltre 50 milioni di euro di fatturato) registrata nei primi nove mesi del 2016, che potrebbe ancora aumentare fino a coinvolgere le società più piccole. I problemi per le aziende sono i costi alti dei fattori produttivi, il rialzo della pressione salariale, la debolezza dell’economia globale e il rallento del commercio, insieme alla concorrenza dei prezzi e l’alta volatilità dei cambi.
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