La Fed dovrà soppesare i dati dell’inflazione degli Stati Uniti in discesa con i buoni risultati del mercato del lavoro. Sono stati aggiunti oltre 500 mila posti di lavoro, molto più del previsto. Sembra ragionevole pensare che alcuni dei timori di recessione che hanno attanagliato il mercato in seguito all’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed siano un po’ esagerati”, ha sottolineato Nick Chatters, investment manager di Aegon Asset Management.
Tiffany Wilding e Allison Boxer, US Economist di Pimco, si aspetta che un altro robusto dato dell’IPC core e l’aumento del costo unitario del lavoro riaffermino la forza delle pressioni inflazionistiche sottostanti. “Riteniamo che l’aspetto più importante da tenere d’occhio sia se i numeri sugli affitti si manterranno sull’andamento del mese scorso o se si è trattato di una deviazione una tantum dalla tendenza consolidata. La nostra previsione di base è che il rapporto IPC mostri un persistente vigore nella tendenza di fondo dell’inflazione, mentre l’inflazione headline si modera in modo significativo”, ha previsto Boxer.
In Cina i prezzi al consumo accelerano al 2,7% su anno a luglio
Nel frattempo, in Cina i prezzi alla produzione hanno toccato il minimo da 17 mesi a luglio a +4,2% tendenziale dopo +6,1% di giugno e contro attese pari a +4,8%. Hanno accelerano, invece, i prezzi al consumo, al 2,7% su anno a luglio dal precedente +2,5%, contro attese pari a +2,9%. Mentre in Giappone i prezzi all’ingrosso a luglio sono saliti dell’8,6% su anno, un rallentamento dal 9,4% di giugno.
In Germania inflazione a luglio in linea con le attese degli economisti
Invece, in Germania l’inflazione definitiva a luglio ha segnato un +0,9% mese su mese e un +7,5% anno su anno, in linea con il consenso degli economisti. Alle 10:00 è prevista l’inflazione a luglio finale dell’Italia (preliminare: +0,4% mese su mese, +7,9% anno su anno; previsione: +0,4% mese su mese, +7,9% anni su anno), alle 13.00 l’indice settimanale richieste mutui negli Stati Uniti (precedente: +1,2% a 279,2 punti) e alle 16:30 le scorte settimanali di petrolio (precedente: +4,467 milioni di barili a 426,553 milioni) che al momento fotografa il Wti a 89,69 dollari al barile (-0,90%) e il Brent a 95,56 dollari al barile (-0,57%). Anche l’oro scende dello 0,39% a 1.805 dollari l’oncia.
Focus su Eni, Poste, Terna, Acea, Italgas e le banche dopo che Moody’s ha cambiato l’outlook a negativo
Sul listino milanese attenzione a Eni, Italgas, Terna, Acea, Poste Italiane, Bper, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Credem e Banca Carige dopo che Moody’s ha cambiato l’outlook a negativo in conseguenza del cambio di outlook sul rating sovrano dell’Italia a Baa3. Confermati i rispettivi rating. Nel caso di Italgas l’agenzia di rating ha spiegato che la decisione riflette l’esposizione della società alle pressioni che accompagnano un deterioramento della qualità del credito sovrano, in considerazione del fatto che le sue attività sono essenzialmente concentrate in Italia. Tuttavia, la conferma del rating ad Baa2 attesta la posizione strategica e la leadership di Italgas nel settore della distribuzione gas in Italia e il suo profilo completamente regolamentato.
Invece, i rating di Acea restano un notch sopra quelli del governo italiano, in virtù della qualità del portafoglio di business diversificato e del focus strategico del gruppo nelle attività regolate”. Ma anche in questo caso si registra il cambio di outlook da stabile a negativo da parte di Moody’s che ha confermato il long-term issuer rating di Acea e il senior unsecured rating al livello “Baa2”, il Baseline Credit Assessment al livello “baa2”, così come il livello “(P)Baa2” assegnato al programma Emtn.