Il regno Unito ha urgenza di riorientare la propria politica monetaria a sostegno dell’economia reale.
Anche a costo di decisioni drastiche. Come quella da poco presa sul nuovo taglio ai tassi che ad agosto i banchieri centrali britannici hanno tagliato al livello record dello 0,25%, il più basso dalla fondazione dell’istituto nel 1694.
E adesso arriva la notizia che il debito di società come Apple, BMW e Mc’Donalds potrebbe essere acquistato dalla Bank of England alla fine di questo mese.
La BOE ha infatti diffuso una lista di imprese le cui emissioni potranno essere acquistate nell’ambito di un nuovo programma di stimolo. Il programma avrà una durata di 18 mesi e coprirà emissioni obbligazionarie denominate in sterline.
Ci sono colossi come Apple, BMW, o AT&T. Ma soprattutto ci sono società inglesi come National Grid e Vodafone. In totale, vengono elencate dettaglio le emissioni obbligazionarie di circa 100 società che sono al momento candidate ad essere comprate a partire dal 27 settembre.
Stando alle indicazioni della BOE, discriminante sarà per l’ingresso nel paniere dei prodotti finanziari potenzialmente soggetti all’acquisto “un contributo sostanziale all’economia del Regno Unito”.
Ma anche le società con sede fuori del territorio del Regno Unito, “che abbiano livelli d’impiego nell’ordine delle centinaia in territorio inglese e abbiano conseguito ricavi intorno ai 20 milioni di sterline” (pari a circa 23,5 milioni di euro) possono rientrare nel programma” ha spiegato la Banca centrale britannica in una nota diffusa a margine della lista.
Con la nuova strategia di acquisto di corporate bond la BOE ha un obiettivo specifico: far scendere i rendimenti delle obbligazioni societarie denominate in sterline per incoraggiare il finanziamento alle imprese e dare un impulso all’economia.
Obiettivo che si inquadra in una più ampia strategia di stimolo messo in campo per evitare che la incerta economia britannica cada in una fase di recessione.
“L’acquisto di obbligazioni societarie” ha dichiarato il Governatore Mark Carney, “sosterrà l’economia reale direttamente, perché attraverso le nuove misure miglioreranno le condizioni finanziarie delle imprese”.
Quello della BOE è insomma un altro tassello della strategia volta a scongiurare le previsioni nefaste avanzate dagli analisti alla vigilia del voto referendario. Che cioè una vittoria del “leave”“ avrebbe rappresentato un grosso salto all’indietro per l’economia inglese. Da qui ad agosto la decisione di abbassare i tassi allo 0,25% dal precedente 0,5%, il livello più basso mai raggiunto.
Il programma di acquisti di bond ha prodotto reazioni miste da parte di investitori e analisti, anche in considerazione della dimensione relativamente ristretta e della limitata influenza dei mercato dei bond denominati in sterlina.