La Campania riprogramma 1 miliardo del Por Fesr 2014-2020 Ue: «Partito bene il 2021-27»
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Valutazione positiva, anche se con prudenza, della Commissione europea sul programma operativo Fesr 2014-2020, prossimo alla chiusura, e sulla nuova programmazione 2021-2027.

Giunto ormai alle battute finali, il Por Fesr 2014-2020 ha certificato a Bruxelles spese per il 71,7% della dotazione di 3,775 miliardi. Entro fine anno la regione deve completare la spesa di 1 miliardo e 68 milioni. Ci sara poi un altro semestre per completare la certificazione della spesa. «Sarà realizzata una riprogrammazione dei fondi ancora disponibili al fine di mettere in sicurezza l’intero programma» ha chiarito Lucio Paderi, rappresentante della Dg Regio della Commissione europea, a Napoli per la riunione del comitato di sorveglianza, periodico appuntamento in cui si fa il punto sulla attuazione dei programmi. «È una meta oggi raggiungibile. In pratica – ha spiegato – saranno spostate risorse da settori più lenti ad altri più performanti».

Per quanto riguarda il Poc (Programma operativo complementare, finanziato da risorse nazionali) relativo allo stesso periodo 2014-2020 (che ha lo scopo di portare a compimento gli interventi della precedente programmazione), su 1,8 miliardi la spesa certificata ha raggiunto il 57,4%. Restano da spendere 780 milioni entro il 31 dicembre 2026.

Per il 2021-2027 già programmate spese 2,14 miliardi

Sotto esame del comitato di sorveglianza anche l’avvio del programma Fesr 2021-2027, approvato sei mesi fa, con una dote complessiva di 5,5 miliardi da spendere entro fine 2029. La regione ha già programmato 2,14 miliardi di spesa, pari al 39% del totale. «Possiamo dire che si è partiti con il piede giusto – commenta Paderi. Anche se la programmazione è solo un primo atto a cui dovranno seguire nei tempi fissati le procedure per la realizzazione degli interventi». Paderi ha parlato anche delle cosidette “condizioni abilitanti”, una sorta di lavoro preparatorio delle procedure, che sono soddisfatte solo in parte. Sono ancora aperte per il comparto trasporti e per i progetti che riguardano acqua e rifiuti. «Quelle relative ai trasporti potrebbero essere chiuse prestissimo – ha aggiunto il rappresentante Ue – per acqua e rifiuti entro sei mesi. Questi tempi, se rispettati, sono confortanti. Il passo di marcia è corretto» ha sintetizzato il funzionario della Dg Regio.

De Luca si appella al Tar per il Fondo sviluppo e coesione

Grande preoccupazione ha espresso invece il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla mancata distribuzione dei fondi di sviluppo e coesione da parte del Governo a favore delle regioni. «Da un anno aspettiamo lo sblocco dei fondi – ha detto – e non riceviamo risposta. Stiamo attivando una impugnativa al Tar del Lazio nei confronti del diniego del governo nazionale. Tale situazione mette in grave pericolo le regioni meridionali : le priva di risorse utili sia per completare interventi strutturali, sia per far fronte a eventuali emergenze e calamità».

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