La fiduciaria dei Ligresti viola gli obblighi antiriciclaggio
La fiduciaria dei Ligresti viola gli obblighi antiriciclaggio

Ancora nessun commento

Un anno fa, a gennaio, Paolo, Jonella e Giulia Ligresti attraverso le loro holding lussemburghesi Limbo Invest, Hike e Canoe — titolari di azioni Premafin poi fuse in Unipol-Sai — tentarono di trasferire in Svizzera sui loro conti presso la Bsi di Lugano oltre 14 milioni di euro. Altri due milioni invece erano già stati trasferiti ad aprile 2012 dal padre Salvatore. In totale la movimentazione bancaria riguardò 16,7 milioni di euro. Ad operare fu tecnicamente una fiduciaria milanese, la Compagnia Fiduciaria Nazionale, cui da sempre erano intestate le azioni Premafin dei Ligresti attraverso i quali era controllata la compagnia assicurativa Fondiaria-Sai. La fiduciaria però avrebbe violato gli obblighi antiriciclaggio non segnalando alle autorità il trasferimento come operazione sospetta nonostante fosse noto che i Ligresti erano sotto inchiesta (Jonella Ligresti era in carcere, Salvatore ai domiciliari, Paolo latitante in Svizzera). Per questo motivo ieri la Guardia di Finanza di Torino, che da anni segue i vari filoni di inchiesta su Fonsai, ha avviato il procedimento amministrativo contro la fiduciaria con la segnalazione alla Banca d’Italia e al ministero dell’Economia. La Compagnia Fiduciaria Nazionale e il suo direttore rischiano ora una sanzione di circa 6,7 milioni di euro.
A gennaio 2014 il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Torino avviò delle verifiche sui conti intestati alle tre holding lussemburghesi. E scoprì che la fiduciaria aveva dato ordine ad un istituto di credito presso il quale vi erano depositi e titoli (dovrebbe essere Banca Sai) di trasferire in Svizzera tra il 24 e il 30 gennaio circa 400 mila euro riconducibili a Jonella. Altri 2,5 milioni riconducibili alla Limbo di Paolo Ligresti stavano per essere inviati all’estero e sono stati sequestrati dal gip di Torino, mentre per il resto delle somme dopo le verifiche delle Fiamme gialle la fiduciaria ha revocato l’ordine di trasferimento. I capitali sarebbero frutto della vendita delle azioni Unipol in mano ai fratelli Ligresti dopo la fusione a quattro Premafin-Fonsai-Unipol-Milano Assicurazioni. I capitali sono ancora depositati in BancaSai, di fatto indisponibili.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Più di 4 milioni i cittadini che vivono nei Comuni senza credito ne finanza

L’assenza di sportelli bancari sul territorio e l’abbandono da parte delle banche delle zone più periferiche è un problema per le persone, per i professionisti, per i risparmiatori, ma anche per le imprese: perché un minor numero di banche e di filiali, si traduce, concretamente, anche in meno credito, con conseguenze facilmente immaginabili sull’economia, sugli investimenti, sulla crescita.

Leggi »