La Regione Campania a favore della pesca

Articolo del

Il Fondo europeo Pesca è lo strumento finanziario concepito dalla Commissione Europea per il periodo 2007/2013, in sostituzione dello SFOP, per garantire lo sviluppo sostenibile del settore della pesca e dell’acquacoltura.

La Regione Campania ha approvato il bando per la selezione di progetti retrospettivi coerenti con le Misure 2.1 e 2.3 dell’Asse 2 del FEP Campania 2007/2013.

Le Misure di attuazione attraverso le quali si articola l’Asse 2 del FEP Campania 2007-2013, in particolare, incentivano investimenti nei settori dell’acquacoltura e della trasformazione e della commercializzazione all’ingrosso dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

L’area territoriale di attuazione è costituita da tutto il territorio regionale, compreso il prospiciente ambito marino.

Con il presente avviso si intende selezionare operazioni realizzate con fondi nazionali, regionali o propri e non cofinanziate con fondi del FEP o di altri Fondi comunitari per la costruzione ex novo, l’ammodernamento e l’adeguamento delle strutture e per le attrezzature e macchinari necessari e/o integrativi ai processi produttivi delle suddette tipologie di impianti, ai fini della certificazione di spesa a valere sul FEP 2007 – 2013 (progetti retrospettivi).

Le spese sono considerate ammissibili a far data dal 01.01.2007, data di ammissibilità delle spese a valere sul FEP Campania 2007/2013, fino alla chiusura fissata al 31.12.2015.

Beneficiari sono le Micro, piccole e medie imprese, italiane o di altro Stato comunitario e le imprese che occupano meno di 750 persone e realizzano un fatturato inferiore a 200 M. euro, con sedi/unità produttive situate nel territorio della regione Campania.

Le richieste di partecipazione potranno pervenire entro il giorno 30.3.2016.

FINALITÀ DELLE MISURE 2.1 E 2.3

Le Misure di attuazione attraverso le quali si articola l’Asse 2 del FEP Campania 2007-2013, in particolare, incentivano investimenti nei settori dell’acquacoltura (Misura 2.1 – art. 29 del Reg. CE 1198/2006) e della trasformazione e della commercializzazione all’ingrosso dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (Misura 2.3 – artt. 34 e 35), finalizzati al perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • a. miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori;
  • b. miglioramento e monitoraggio delle condizioni di igiene o della qualità dei prodotti;
  • c. produzione di prodotti di alta qualità destinati a nicchie di mercato e diversificazione finalizzata alla cattura o alla produzione di nuove specie con buone prospettive di mercato;
  • d. riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente o, per il settore dell’acquacoltura, aumento degli effetti positivi sull’ambiente rispetto alle normali pratiche utilizzate nel settore dell’acquacoltura;
  • e. sostegno alle tradizionali attività dell’acquacoltura al fine di preservare e sviluppare il tessuto socioeconomico e l’ambiente;
  • f. incentivo all’uso delle specie poco diffuse, dei sottoprodotti e degli scarti;
  • g. produzione o commercializzazione di nuovi prodotti, applicazione di nuove tecnologie o sviluppo di metodi di produzione innovativi;
  • h. sostegno per l’acquisto di attrezzature volte a proteggere gli allevamenti dai predatori selvatici;
  • i. sostegno alla commercializzazione di prodotti provenienti soprattutto dagli sbarchi e dall’acquacoltura locali;
  • j. promozione dell’occupazione sostenibile nel settore.

 

AREA TERRITORIALE DI ATTUAZIONE

Territorio regionale, compreso il prospiciente ambito marino.
INTERVENTI AMMISSIBILI

  • Sono ammissibili le spese sostenute per tipologie di impianti ascrivibili agli impianti di acquacoltura, trasformazione e commercializzazione all’ingrosso dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, gli impianti di allevamento in mare e in terraferma, avanotterie, imbarcazioni a servizio degli impianti di acquacoltura, centri di depurazione, centri di spedizione, stabilimenti per la trasformazione di prodotti ittici, mercati ittici, strutture per il commercio all’ingrosso di prodotti ittici e impianti per la lavorazione dei sottoprodotti, degli scarti di lavorazione, dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

 

  • Con il presente avviso, in aderenza alle finalità della Misura 2.1 e della Misura 2.3 del FEP Campania 2007-2013, s’intende selezionare operazioni realizzate con fondi nazionali, regionali o propri e non cofinanziate con fondi del FEP o di altri Fondi comunitari per la costruzione ex novo, l’ammodernamento e l’adeguamento delle strutture e per le attrezzature e macchinari necessari e/o integrativi ai processi produttivi delle suddette tipologie di impianti, ai fini della certificazione di spesa a valere sul FEP 2007 – 2013 (progetti retrospettivi).

DATA DI AMMISSIBILITÀ DELLE SPESE

  • Le spese sono considerate ammissibili a far data dal 01.01.2007, data di ammissibilità delle spese a valere sul FEP Campania 2007/2013, fino alla chiusura fissata al 31.12.2015

 

BENEFICIARI

I soggetti ammessi sono le Micro, piccole e medie imprese, italiane o di altro Stato comunitario e le imprese che occupano meno di 750 persone e realizzano un fatturato inferiore a 200 M. euro, con sedi/unità produttive situate nel territorio della regione Campania.

 

ESCLUSIONI
Non sono ammissibili alla selezione dei progetti retrospettivi coerenti con le misure 2.1 e 2.3 del FEP Campania 2007- 2013:

  • i soggetti già destinatari di finanziamenti a valere sul Programma SFOP o FEP che, alla data di presentazione dell’istanza, risultino debitori, sulla base di provvedimenti definitivi di revoca dei benefici concessi;
  • le imprese in difficoltà.

REQUISITI SOGGETTIVI

Possono partecipare i soggetti ammissibili in possesso dei seguenti requisiti:

  • a. assenza di procedure concorsuali e di amministrazione controllata:
    i richiedenti non devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione vigente; questo requisito, nel caso di domanda di partecipazione presentata da una società, deve essere posseduto e dichiarato da tutti coloro che hanno la legale rappresentanza della società;
  • b. applicazione del CCNL di riferimento ed adempimento di tutto quanto previsto dalle leggi sociali e di sicurezza sui luoghi di lavoro, nel caso in cui l’impresa utilizzi personale dipendente;
  • c. assenza di sentenza passata in giudicato o con emissione di decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, ovvero con applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 del c.p.p. per reati contro la Pubblica Amministrazione e per i delitti di truffa aggravata (se il fatto è commesso in danno dello Stato o di un altro ente pubblico: art. 640 co.2 n.1 c.p.), truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), partecipazione a una organizzazione criminale (art. 416 – bis c.p.), riciclaggio (art. 648 – bis c.p.), impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648 – ter c.p.), reati di frode o sofisticazione di prodotti alimentari di cui al Titolo VI capo II e Titolo VIII capo II del codice penale ed agli artt. 5, 6 e 12 della L. 283/1962;
  • d. assenza di contributi individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea secondo quanto previsto dal DPCM 23 maggio 2007, o, se ricevuti, averli successivamente rimborsati o depositati su un conto bloccato;
  • e. regolarità contributiva ai sensi dell’art. 48 bis del D.P.R. n. 602/1973;
  • f. assenza di violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse.

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le sole spese aventi un legame diretto con gli interventi indicati, che rispettino le norme in materia di ammissibilità delle spese previste dai regolamenti comunitari, nonché dai documenti attuativi di riferimento adottati a livello nazionale, sostenute a partire dal 29/10/2008 fino al 31/12/2015.
Non sono ammissibili:

  • a. imposta sul valore aggiunto (IVA);
  • b. acquisto di materiale usato;
  • c. spese per qualsiasi tipo di attività di personale dipendente dell’impresa partecipante;
  • d. qualsiasi forma di autofatturazione;
  • e. (solo per i raggruppamenti) la fatturazione incrociata tra le imprese aderenti al raggruppamento;
  • f. gli interessi passivi;
  • g. nel caso di acquisto con leasing, i costi connessi al contratto (garanzia del concedente, costi di rifinanziamento degli interessi, spese generali, oneri assicurativi, ecc.);
  • h. i contributi in natura;
  • i. acquisto di materiale non durevole (casse per pesce, vestiti, ecc…) e tutte le spese che a vario titolo possono rientrare nell’esercizio dell’impresa;
  • j. spese connesse all’acquisto e/o ammodernamento di imbarcazioni a servizio degli impianti e navi officina se iscritte in terza categoria nel registro delle navi da pesca;
  • k. investimenti riguardanti la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura per fini diversi dal consumo umano, salvo gli investimenti concernenti il trattamento, la trasformazione e la commercializzazione degli scarti dei prodotti della pesca e
  • dell’acquacoltura;
  • l. (solo per iniziative della Misura 2.3) investimenti relativi al commercio al dettaglio;
  • m. investimenti finalizzati a garantire il rispetto delle norme previste dalla normativa comunitaria in materia di ambiente, salute dell’uomo o degli animali, igiene o benessere degli animali, qualora le suddette norme diventino vincolanti per le imprese;
  • n. canoni delle concessioni demaniali;
  • o. i materiali di consumo connessi all’attività ordinaria del beneficiario e per i quali non sia dimostrata l’inerenza alle operazioni finanziate;
  • p. spese di alloggio;
  • q. spese per procedure amministrative, brevetti e bandi di gara;
  • r. acquisto di arredi ed attrezzature d’ufficio diverse da quelle informatiche e di laboratorio
  • s. acquisto di beni immobili;
  • t. opere di abbellimento e spazi verdi;
  • u. tributi o oneri (in particolare le imposte dirette e i contributi per la previdenza sociale su stipendi e salari) che derivano dal cofinanziamento FEP, a meno che essi non siano effettivamente e definitivamente sostenuti dal beneficiario finale;
  • v. spese di consulenza per finanziamenti e rappresentanza presso le pubbliche amministrazioni;
  • w. i trasferimenti di proprietà di strutture già adibite all’esercizio di attività inerenti la pesca;
  • x. i trasferimenti di proprietà di immobili o strutture, a far data dalla pubblicazione del bando, nell’ambito dello stesso nucleo familiare fino al II grado di parentela.

 

DOMANDA

La domanda di ammissione deve essere compilata utilizzando il modello prescritto e sottoscritta dal richiedente ai sensi del D.P.R. n.445/2000.

  • La domanda, completa della relativa documentazione, deve essere spedita per via telematica 
  • entro il termine perentorio del 30 marzo 2016.
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