La vergogna. Protocollo Abi Oam se ci sei batti un colpo.

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Il 28/10/2017 l’Organismo Agenti e mediatori (OAM) presieduto da Antonio Catricalà e l’Associazione Bancaria Italiana presieduto Antonio Patuelli (ABI) e altre associazioni diffondevano un comunicato stampa in cui era riportata la seguente notizia:

COMUNICAZIONI PIÙ SEMPLICI PER LA TRASMISSIONE DEI DATI SUI COMPENSI DEI MEDIATORI NON CONVENZIONATI A CARICO DEI CONSUMATORI

Il protocollo d’intesa voluto e sponsorizzato fortemente da Assopam, fù sottoscritto per rendere trasparente il settore del credito e scongiurare l’irrefrenabile fenomeno dell’abusivismo che a tutt’oggi rimane uno dei peggiori mali incurabili del settore!

Leggendo i post di Linkedin e Facebook ci si rende conto, che sempre più è diffusa e comune l’idea tra Agenti e Mediatori che il settore creditizio non sia ben rappresentato da chi oggi siede i più alti scranni delle istituzioni, spesso impegnati alle manifestazioni commerciali delle BIG SMC e sempre meno a sviluppare le buone idee già attive come ad esempio il protocollo OAM/ABI per favorire il benessere collettivo della categoria.

Gli agenti lamentano il fatto che i collaboratori delle Big SMC svolgono l’attività di agenti plurimandatari “senza titolo e contro i dettami del Dgls 141.2010” mentre i piccoli mediatori creditizi lamentano il fatto che in Italia godono del privilegio di poter lavorare e crescere solo le Big SMC uniche ad avere accordi commerciali con le banche, contro ogni logica delle più elementari leggi Antitrust.

Nonostante i malcontenti diffusi e l’immane lavoro da fare per migliorare la categoria i dirigenti Istituzionali continuano a partecipare attivamente a quasi tutti i Convegni delle Big SMC, “ignorando lo stato d’animo di chi da anni soffre per rimanere in vita”!

A distanza di quasi due anni nulla o poco è stato fatto per favorire i buoni propositi del protocollo d’intesa Abi/Oam, infatti solo 4 istituti di credito di piccole dimensioni hanno aderito, roba da non credere, una vergogna tutta Italiana!

Si spera che un giorno qualcuno dei dirigenti OAM faccia davvero qualcosa di concreto per valorizzare il protocollo per il bene delle piccole SMC, della categoria e degli ignari consumatori.

OAM fate presto!

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