Le banche italiane hanno iniziato a contribuire alla crescita delle startup innovative
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Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, il numero dei finanziamenti concesso dalle banche alle startup è passato da 98 del primo semestre 2014 a 342 nei sei mesi iniziali del 2015, una crescita del 249%. A promuovere l’ascesa non sono stati solo i grandi gruppi bancari, ma anche le banche di credito cooperativo.

Le startup hanno la possibilità di accedere gratuitamente e con forme semplificate al Fondo di Garanzia per le PMI (piccole e medie imprese) per una quota pari all’80% del prestito bancario. Alle PMI innovative attive da non oltre sette anni si applicano anche gli incentivi fiscali agli investimenti previsti per le startup innovative.

Unicredit propone ad esempio UniCredit Start Lab. Si tratta di un’iniziativa a sostegno dell’innovazione e delle nuove tecnologie che si articola attraverso un programma di accelerazione. Prevede l’assegnazione di un premio in denaro, un’attività di mentoring, di sviluppo del network e la formazione mirata e servizi bancari ad hoc.

Intesa San Paolo ha una proprio area di Ricerca e Innovazione. Il programma Nova+ offre a tutte le imprese che vogliono innovare, di qualsiasi settore e dimensione, un finanziamento che può raggiungere fino al 100% dell’investimento ed ha una durata di 5 anni (fino a 7 anni per Nova+ Ricerca).

Alle società che sono sul mercato da più di sette anni, tali incentivi si applicano qualora dimostrino un piano di sviluppo di prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati. Beneficiano inoltre di una riduzione nei costi dei servizi di assistenza dell’Agenzia ICE per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Per accedere a queste agevolazioni basta iscriversi nella sezione creata ad hoc sul sito Camere di Commercio.

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