Le banche per la cultura

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Un piano d’azione a sostegno dell’arte e della cultura messo a punto dall’ABI e dalle banche per dare il proprio contributo di settore alla tutela e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico-artistico nazionale. Con un pacchetto di 10 iniziative da realizzare nei prossimi due anni, che vanno dalla realizzazione di un Museo Virtuale con gli oltre 300 mila capolavori custoditi nelle collezioni private delle banche italiane ai restauri; dal Festival nazionale per avvicinare i più giovani all’arte all’apertura al pubblico di studiosi e studenti della Biblioteca dei volumi d’arte pubblicati delle banche dal 1861 a oggi. Senza dimenticare iniziative consolidate come Invito a Palazzo, la giornata nazionale di apertura dei palazzi storici delle banche, che quest’anno giunge alla dodicesima edizione. È questo il progetto “Le banche per la cultura” presentato ai media dal Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, alla metà di giugno.
“Per le banche italiane – ha detto Patuelli – la cultura è valore fondamentale su cui poggia l’identità e la storia nazionale, ma anche un volano strategico su cui puntare per riportare il Paese sul sentiero della crescita”. L’Italia è la nazione con il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità e tuttavia è ancora ultima in Europa per investimenti pubblici in cultura con l’1,1% contro una media europea del 2,2% (Eurostat su dati 2011).
“In una fase economica ancora complessa – ha continuato il Presidente dell’ABI – le sinergie tra interventi pubblici e sostegni privati sono fondamentali per costruire un vero e proprio ‘sistema Italia’ per la promozione di arte e cultura. Anche per questo, nel solco della lunga tradizione del mecenatismo bancario, il nostro settore contribuisce al restauro, alla conservazione e alla tutela del patrimonio artistico nazionale, promuovendo e sponsorizzando anche manifestazioni e progetti culturali. Il piano, che presentiamo oggi, va in questa direzione e si aggiunge a quanto già fatto singolarmente dalle banche per lo sviluppo culturale del Paese”.
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