Le novità antiriciclaggio
Registro unico antiriciclaggio

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In attesa della conclusione delle consultazioni pubbliche sul recepimento della IV Direttiva antiriciclaggio, è opportuno evidenziare come la Legge 01 Dicembre 2016, n. 225 abbia convertito in legge il Decreto Fiscale (Decreto Legge 22 Ottobre 2016, n. 193), introducendo un ulteriore obbligo interno di valutazione del rischio riciclaggio in capo agli intermediari bancari e finanziari.

La norma, il cui contenuto lascia assolutamente perplessi gli studiosi dell’antiriciclaggio bancari e finanziario (in quanto sembra andare implicitamente e non direttamente a derogare i contenuti degli artt. 41 e 49 del d.lgs 231/07), prevede:

un obbligo di monitoraggio e di tracciabilità in capo agli intermediari finanziari relativamente a tutti i prelevamenti e a tutte le operazioni di riscossione effettuate dai propri clienti per importi superiori a € 1.000 giornalieri o a € 5.000 mensili, limite applicabile a qualsiasi rapporto intrattenuto od operazione effettuata dagli intermediari finanziari con i propri clienti.

L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza avrà la facoltà di richiedere in qualsiasi momento agli intermediari finanziari atti, notizie e documenti relativi ai prelevamenti e alle operazioni di riscossione effettuate dai loro clienti per importi superiori a € 1.000 giornalieri o a € 5.000 mensili.

Per i clienti, che abbiano effettuato prelevamenti o operazioni di riscossione giornalieri o mensili superiori ai suddetti limiti omettendo di indicare i soggetti beneficiari e di registrare tale operazioni nelle scritture contabili, l’Agenzia delle Entrate potrà dare inizio ad un accertamento fiscale.

In tal modo dunque viene introdotto un nuovo ed ulteriore limite antiriciclaggio il quale limiterà l’operatività dei clienti bancari ad operazioni in contanti inferiore a € 1.000 al giorno e a € 5.000 al mese.

Un’operatività in violazione dei suddetti limiti, dovrà, infatti, essere considerata dai professionisti e dagli intermediari finanziari un indicatore di anomalia antiriciclaggio, con conseguenze dirette ai fini dell’adempimento degli obblighi antiriciclaggio di:

  • adeguata verifica della clientela
  • analisi dei rischi antiriciclaggio
  • monitoraggio antiriciclaggio
  • segnalazione operazioni sospettea
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