L’effetto Trump fa tremare i mercati finanziari
effetto trump sulle borse e sulle assicurazioni

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A circa otto mesi dalle presidenziali negli Stati Uniti d’America l’effetto Trump getta la Borsa nello scompiglio e la volatilità della moneta sale alle stelle. In questa interessante analisi ci facciamo aiutare dagli esperti e Broker online di MIOAssicuratore.

Il Russiagate e lo spettro di un possibile impeachment del presidente Trump, la nomina  dell’ex direttore dell’Fbi Robert Mueller a capo della commissione d’inchiesta sul Russiagate, le indagini sulle presunte interferenze russe nel periodo pre elettorale e le accuse che  coinvolgerebbero in prima persona Donald Trump, fanno tremare i mercati.

A risentire della concitazione è soprattutto Wall Street, ma anche le Borse europee sono in sofferenza.

Dopo mesi di record, i principali indici della Borsa hanno registrato  il peggiore calo dal settembre del 2016.

L’effetto Trump dal momento dell’elezione ad oggi ha regalato alla Borsa continue tensioni, alti e bassi che hanno condizionato inevitabilmente il settore bancario, finanziario e delle assicurazioni.

In vista delle elezioni gli analisti avevano temuto il peggio ipotizzando che  l‘elezione di Trump avrebbe portato al crollo della Borsa, ma così non è stato. Il 9 novembre scorso, prima giornata di apertura della Borsa di Wall Street dopo l’elezione, il mercato finanziario ha chiuso  positivamente con l’1% di guadagno.

Un risultato importante che ha permesso ai titoli nel settore finanziario ed assicurativo di non uscire con le ossa rotte.

Le promesse elettorali messe sul piatto da Donald Trump hanno fatto la differenza ma dovranno essere mantenute nel tempo per fungere da volano e dare impulsi positivi alla finanza, così come alle banche e ai mercati.

Di norma sono le incertezze a mettere in crisi i mercati finanziari, assicurativi e in generale le Borse.

Le turbolenze  che scuotono la Casa Bianca ne sono la conferma.

Il settore finanziario ha tratto linfa vitale dalle promesse politiche di Trump soprattutto in tema di tassazione. Il presidente degli Stati Uniti d’America ha garantito la messa a punto di un regime di tassazione agevolato, soprattutto a favore delle grandi aziende che si impegneranno a far rientrare negli  USA i capitali investiti in questi anni all’estero.

Banche, analisti, settore assicurativo hanno dimostrato estremo interesse e confidato nella messa a punto di politiche favorevoli da parte della Casa Bianca, scelte che permettano di tornare a far crescere il settore degli investimenti senza avere un controllo pressante da parte del governo.

Gli analisti hanno consegnato da subito un quadro preciso. Quel che è stato detto al momento dell’elezione di Trump si è potuto notare di settimana in settimana. Ci si attendeva un periodo di evidente volatilità, con frequenti alti e bassi in Borsa, e così è stato. Osservando le scelte degli investitori non si è potuta che rimarcare la conseguenza diretta di un mercato comunque altalenante, un mercato nel quale gli investitori optano per l’acquisto di azioni sulla base delle considerazioni di giornata a seconda di come ‘tira il vento’.

Ed ora, inevitabilmente, in un momento di grande incertezza come quello segnato dai colpi del Russiagate,  le turbolenze pesano sui listini di Borsa a New York come in Europa. Il dollaro ha raggiunto i  minimi da novembre, e Wall Street segna il calo più consistente da settembre ad oggi.

A marzo la Borsa di Wall Street era già rimasta in silente attesa di fronte alle difficoltà di Trump nel cancellare l’Obamacare, la riforma sanitaria voluta con decisioni dal suo predecessore.

La cancellazione del voto, slittato poi ai primi di maggio, aveva fatto vacillare la Borsa. A dare influsso negativo la sensazione che Trump non potesse tener fede alle promesse fatta in campagna elettorale.

La nuova legge sulla sanità, lo ricordiamo, deve ancora essere discussa dal Senato ma lascia già intravvedere alcuni fondamenti tipo il taglio di  880 miliardi di dollari in dieci anni ai fondi previsti per il  Medicaid, il programma federale che garantisce l’assistenza medica ad oltre  74 milioni di poveri, disabili e anziani.

La politica, è un dato di fatto, continuerà a contraddistinguere la rotta dei mercati finanziari ed assicurativi e Donald Trump non fa eccezione.

Ad influenzare il ciclo economico e finanziario sono tutta una serie di elementi da quelli geopolitici, alle scelte in termini di politiche fiscali e monetarie prese dalle autorità preposte come le Banche centrali, ma anche tutta una serie di altri elementi.

Hanno infatti un peso specifico di rilievo le scelte elettorali, le manovre in termini di occupazione e lavoro, le scelte in materia di economia, i conflitti e le guerre.

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