Lavoro: quali città offrono di più
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Per festeggiare come si deve il giorno dedicato ai lavoratori è necessario avere un lavoro e magari anche ben pagato. In un periodo di disoccupazione e fuga dal Belpaese vogliamo soffermarci sulle possibilità che l’Italia offre. Per farlo ci basiamo sui dati forniti dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro. La linea di analisi seguita dall’istituto mette a confronto le situazioni lavorative di diverse città italiane. Le domande a cui vogliamo dare una risposta sono per il momento due:

  • Quali sono le città in cui la media degli stipendi è maggiore?
  • In quale città le donne hanno maggiori possibilità lavorative?

Le città italiane con lo stipendio più alto

In cima alla classifica dei luoghi in cui vi sono gli stipendi più pagati delle città italiane, troviamo Bolzano. La mensilità media percepita dai lavoratori di questa città è di 1478 euro. Inoltre Bolzano vanta il minor numero di disoccupati, che di questi tempi è un gran pregio.

Al secondo posto in classifica troviamo Varese, con uno stipendio medio di 1472 euro mensile per i lavoratori del posto. A seguire vi sono Monza e Brianza con una media di 1457 euro, Como con mensilità di 1450 euro, Verbano Cusio Ossola con la cifra di 1435 euro, seguita a ruota da Bologna (1425 euro) e Lodi in cui la media degli stipendi raggiunge i 1424 euro.

Opportunità di lavoro per le donne in Italia

Le donne italiane si stanno guadagnando una buona posizione nel mondo del lavororiuscendo a gestire le varie situazioni dentro e fuori casa con più o meno fatica. In molte città però, ancora vi sono difficoltà sia per gli uomini ma soprattutto per le donne in ambito lavorativo. Vediamo allora in quali città vi sono maggiori possibilità di trovare lavoro per le donne secondo le statistiche.

Dall’analisi effettuata dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro risulta che sia Bologna ad aprire le porte del mondo del lavoro alle donne. La provincia emiliana vanta il maggior numero di donne impiegate in varie mansioni, di tutto il territorio italiano. Dai dati raccolti si nota che i due terzi delle lavoratrici bolognesi sono impiegate (66,5%).

Confrontando la percentuale con le città meridionali di ottiene una discesa vertiginosa. Il tasso più basso di occupazione femminile si trova nelle province di Barletta, Andria, Trani. Nelle  province descritte trovano impiego solo  il 24% delle donne che vi risiedono. Dati similari si sono registrati anche nella provincia di Napoli, Foggia ed Agrigento con percentuali di occupazione femminile che si aggirano tra il 25,4% e il 25,8%.

 

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