Libretti al portatore: vanno in pensione il 4 luglio, cosa fare

Ancora nessun commento

Nell’era dei pagamenti digitali, credit card e tracciabilità del denaro, dopo una serie di ritardi i libretti al portatore bancari e postali andranno in pensione.

Succederà il 4 luglio secondo quanto stabilisce il D.L. 90/2017 in accettazione alla IV direttiva europea sul risparmio. Perché?

L’articolo 49 del dlgs 231/2007 dal titolo “Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore”,  per contrastare il riciclaggio internazionale ed il finanziamento occulto del terrorismo, vieta l’emissione di nuovi libretti al portatore disponendo l’eliminazione di tutti quelli esistenti.

Sappiamo tutti che i titoli al portatore non sono tracciabili e verrà vietato anche l’uso dei libretti aperti presso Stati esteri.

Libretti al portatore postali: 119 miliardi di euro nel 2016

Gran parte dei libretti in circolazione sono nominativi ma quella dei libretti al portatore (vecchi di un secolo) rappresenta comunque una buona fetta di mercato.

Nel 2016, soltanto quelli postali hanno ancora un valore di 119 miliardi di euro: questo genere  di strumento viene usato da piccoli risparmiatori, famiglie e soprattutto come deposito risparmi per i minori.

Nel corso del suo secolo di vita, questo titolo di credito ha rappresentato un mezzo utile per conservare e tramandare i propri risparmi in modo semplice, per trasmettere denaro ai propri cari in modo pratico evitando di usare il contante.

Come sbarazzarsi del libretto al portatore entro il 31/12/2018

Fatti salvi i libretti di deposito nominativi (postali o bancari) per identificare il titolare, i libretti al portatore (anonimi) non verranno più emessi dopo il 4 luglio e dovranno essere estinti o convertiti entro il 31 dicembre 2018, termine ultimo per dar modo ai legittimi possessori di rendere trasparente il contenuto del loro libretto.

Il 31 dicembre 2018 le soluzioni per chi possiede un libretto al portatore saranno due:

–       Estinguerlo chiedendo il cash;

–       Trasferire i soldi su un conto corrente.

Fino alla scadenza, ricordate che è vietato per legge detenere o trasferire libretti al portatore di importo superiore a mille euro.

Controllo e identificazione del titolare

Con un libretto al portatore in tasca chiunque può versare e prelevare dopo aver presentato un documento d’identità valido.

In sostanza, è impossibile verificare la clientela, sapere chi è il titolare effettivo, chi agisce.

Dal 4 luglio, muovere denaro restando anonimi attraverso il libretto al portatore postale o bancario non sarà più possibile.

Chi vorrà aprire un nuovo libretto nominativo potrà farlo con l’obbligo di controllo e identificazione del titolare che gestirà direttamente tutti i movimenti (versamenti, prelievi).

Il dipendente della banca o della posta dovrà effettuare la procedura di verifica e identificazione del richiedente e del beneficiario.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI