La flebo di liquidità della BCE entra in circolazione molto lentamente e le banche hanno buone intenzioni verso solo un 30% delle imprese.
Adesso che sono usciti i dati della Banca d’Italia di febbraio le ipotesi si tramutano in realtà: il credito non sta tornando e le banche stanno ancora abbuffandosi di titoli di Stato. Questo dicono i numeri.
Dal gennaio 2014 il credito alle imprese è calato di altri 32 miliardi, dei quali 15 nella componente più delicata, quella a breve a termine (entro 12 mesi), quella con cui si finanziano le produzioni, si pagano stipendi e fornitori.
Nello stesso periodo i titoli di Stato nel portafoglio delle banche italiane sono aumentati di 40 miliardi.
Non doveva succedere il contrario? Come ce lo spiegheranno in ABI e i vertici delle banche così entusiasti nel preannunciare genericamente rubinetti aperti per i finanziamenti? Quanto occorre aspettare per ascoltare dichiarazioni più credibili?