L’Rc Auto italiana rimane la più costosa
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A decretare tale sentenza un importante sondaggio dell’IVASS (Ente di vigilanza del settore assicurativo), che ha svolto un interessante confronto tra la media nazionale dei premi assicurativi in Italia, Spagna, Germania e Francia, compresi tra il 2010 e il 2014.

Il prezzo dell’assicurazione auto è influenzato da diverse variabili, che incidono direttamente sull’ammontare della tariffa complessiva. Tra queste, gli elementi da tenere maggiormente in considerazione per valutare il costo finale, sono sostanzialmente tre:

1) Il reddito pro-capite

La quantità di prodotto interno lordo ipoteticamente posseduta dallo Stato

2) Il costo della vita

La somma di denaro complessiva spesa da una famiglia per i consumi

3) I singoli sistemi nazionali

L’investimento nazionale in particolar modo per il welfare, la sanità e il trattamento dei danni alla persona

Perché in Italia l’Rc Auto è più cara?

Mediamente un automobilista italiano paga circa 138 euro in più di uno francese, tedesco o spagnolo, comparando piani assicurativi di base molto simili tra loro. Il dato, significativamente importante, risulta però in calo rispetto alla media degli scorsi anni, di circa un 20%, una speranza per le tasche del Bel Paese.

Secondo il presidente dell’Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) Maria Bianca Farina, il divario con i premi assicurativi europei è dovuto al costo medio dei sinistri e alle aliquote fiscali nazionali sui premi, ancora nettamente superiori rispetto ai Paesi esteri.
Per fronteggiare questa situazione, il decreto Destinazione Italia ha stabilito una diminuzione del 7% sull’Rc Auto per tutti gli automobilisti che intenderanno installare la scatola nera nella propria vettura, il dispositivo elettronico capace di monitorare e registrare in tempo reale il modo di guidare, la velocità di percorrenza, il cambio di marce, le frenate e i presunti guasti del mezzo.
“La dimostrazione che, quando si contrastano in maniera efficace comportamenti impropri, ne beneficia l’intera collettività”.

Sarà dunque la tecnologia a stabilire la prossima tariffa dell’assicurazione auto?

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