Di Maio: non possiamo però dimenticarci cosa ha fatto la Bekaert

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di maioIl 3 settembre ci rivediamo al tavolo e magari portiamo qualche novità rispetto all’opera di sondaggio che tutti insieme, con sindacati, Comune e Regione, stiamo facendo”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio incontrando i lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), in presidio permanente davanti alla fabbrica. Le delocalizzazioni sono un’emergenza, ma con le nuove leggi non potrà più accadere a altri lavoratori che una multinazionale cessi di colpo l’attività e lasci tutto per la strada”, perché “se te ne vai ti prendi una penale pari a quattro volte quello che hai preso e ci rendi tutto quello che ti abbiamo dato”. Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ai lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze): la multinazionale ha annunciato la chiusura dello stabilimento per trasferire la produzione all’estero. “La Bekaert – scrive poi Di Maio su Fb – è una delle troppe aziende che dopo aver preso i soldi dello Stato ha deciso di chiudere, licenziare e andarsene. Tutto questo con il decreto dignità non accadrà più. Come Ministro dello sviluppo economico e del lavoro farò il possibile per risolvere le tante crisi aziendali stando sempre dalla parte dei lavoratori e degli imprenditori onesti. Ovunque avranno bisogno della presenza dello Stato, io ci sarò”. “La cassa integrazione per cessazione è un tema da affrontare con urgenza con un decreto legge. Al rientro dalla pausa del Parlamento ci si può lavorare velocemente, perché non è soltanto un problema dello stabilimento Bekaert, è un problema di tante aziende d’Italia che hanno cessato, o annunciato di cessare, la loro attività, e adesso i loro lavoratori hanno problemi per il reddito delle loro famiglie”. Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio a margine di un incontro con i lavoratori in presidio della Bekaert di Figline Valdarno. Per la Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), “stiamo pensando all’ingresso di Invitalia, alla compartecipazione di uno strumento che è dello Stato, insieme a un investitore privato”. Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, a margine di un incontro con i lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno, in presidio davanti allo stabilimento. “La questione Bekaert è la fiera delle ingiustizie – ha aggiunto Di Maio -, l’azienda è venuta 3-4 mesi al ministero dicendo che andava tutto bene, che stavano facendo investimenti, poi annuncia che chiude e se ne va in un altro paese”. Per il vicepremier, “poi bisogna cambiare un sacco di cose a livello europeo, e lo faremo a partire da settembre, perché molte cose che lo Stato non può fare sono legate a una serie di leggi europei che non solo sono anacronistiche ma stanno continuando a svendere il futuro dell’Italia”.

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