Mattinata in rialzo per le Borse europee, guidate intorno a mezzogiorno dal Dax di Francoforte in rialzo dell’1,2 per cento. Ben intonato anche il Ftse Mib di Milano (+1%), con Fca ancora in evidenza a +4,5 per cento. In territorio positivo pure il Cac 40 di Parigi (+1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).
Nell’agenda macroeconomica spiccano i dati di dicembre sull’inflazione dell’Eurozona, in lieve calo (+1,4% a/a) come previsto, ma il focus di giornata resta sul job report statunitense in uscita nel pomeriggio.
Sul Forex il dollaro recupera parzialmente terreno sulle principali divise, portando il cambio con l’euro a quota 1,205 e quello con lo yen in area 113,2. Tra le materie prime le quotazioni del petrolio arretrano dai massimi di oltre tre anni toccati ieri, con Wti e Brent in calo rispettivamente a 61,5 e 67,5 dollari al barile, mentre l’oro scambia a 1.317 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp decennale si riporta sui valori di fine 2017, intorno al 2%, con uno spread dal Bund in lieve flessione a 156 punti base.
A Piazza Affari prosegue il rally di FCA, che avanza ancora del 4,5% dopo il balzo di oltre l’8% di ieri, aggiornando ulteriormente il massimo storico a 17,65 euro. Da segnalare l’upgrade sul titolo da parte di JP Morgan, a “overweight” da “neutral”, con target price alzato a 21 euro da 14,6 euro.
Acquisti anche su EXOR (+2,4%), BREMBO (+2,1%) e sulle utilities ENEL (+1,4%) e TERNA (+1,5%).
Senza direzioni i titoli bancari, con UNICREDIT (-0,1%) e INTESA (+0,2%) sostanzialmente invariate mentre BPER (-0,3%) e BANCO BPM (-0,9%) scambiano leggermente sotto la parità. Per quanto riguarda l’istituto emiliano, entro fine marzo verranno inviati alla Bce tutti i correttivi apportati riguardo la valutazione qualitativa degli npl in risposta alle raccomandazioni inviate dall’Eurotower.
Debole anche LEONARDO (-0,2%), su cui JP Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo da 15 a 12 euro.