Mbs ha approvato i risultati del primo semestre
Banche, aumenti in vista per Mps e Carige, widiexpress

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Il bilancio è stato chiuso con un utile netto di 193,6 milioni di euro in netta controtendenza rispetto alla perdita di 353 milioni registrata nello stesso periodo del 2014. Nel secondo trimestre 2015 l’utile è stato di circa 121 milioni di euro dopo i 72,6 milioni del 1° trim.
Il conto economico presenta ricavi in netta crescita a 2.427 milioni di euro (+25,3% a/a), con un contributo del secondo trimestre pari a 1.160 milioni (-8,5% trim/trim). In questo ambito il margine di interesse ammonta a 1.172 milioni (+20,6% a/a), laddove il confronto su base semestrale si giova soprattutto del rimborso dei Nuovi Strumenti Finanziari (al netto di tale componente la crescita annua sarebbe comunque del 4,7%), mentre a livello trimestrale si registra una diminuzione di circa 52 milioni sul trim precedente (-8,5% trim/trim). Inoltre le commissioni nette aumentano a 927 milioni di euro (+6,4% a/a), grazie soprattutto a una buona perfomance nel 2° trim (484 mln, +9,3% trim/trim), mentre il risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie si è attestato a 231 milioni di euro, in forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2014 (+157 mln di euro).

Gli oneri operativi totalizzano invece 1.311 milioni di euro (-1,5% a/a), con un’incidenza del 2° trimestre di circa 657 milioni (+0,6% trim/trim). In questo quadro le spese del personale ammontano a 834 milioni (-2,0%a/a e -1,2% trim/trim) in funzione della riduzione degli organici, mentre le altre spese amministrative si attestano a 375 milioni (-1,7% a/a, +2,0% trim/trim) e le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali a 102 milioni (+3,3% a/a e +11% trim/trim).
Di conseguenza il risultato operativo lordo del Gruppo risulta pari a circa 1.116 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto ai 605,3 milioni del 1° semestre 2014 (+84,4% a/a), così come è in netto miglioramento il cost/income al 54% dal 68,7% del 1° sem 2014).
Le rettifiche per deterioramento crediti diminuiscono a 984 milioni di euro (-18,5% a/a) – con un contributo del 2° trim pari a circa 516 milioni (+10,2% trim/trim) – per un tasso di provisioning di 168 bps, in calo rispetto ai 182 bps del primo semestre 2014.
Infine il risultato operativo netto ammonta a 134 milioni di euro, anche in questo caso in netta controtendenza rispetto a quello del 1° semestre 2014 che era negativo per circa 622 milioni di euro.

Quanto agli aggregati patrimoniali, la raccolta complessiva del Gruppo si attesta a quota 235 miliardi di euro (+0,9% sul 31/12/2014).
In particolare, la raccolta diretta totalizza 126 miliardi (stabile sui livelli di fine 2014 ma -4% trim/trim), laddove nel 2° trim 2015 l’aggregato ha fatto registrare una contrazione dei pronti contro termine (-16,6%) soprattutto con controparti istituzionali e delle obbligazioni (-4,6%), mentre risultano in crescita le componenti di raccolta commerciale. Nel confronto con il 31 dicembre 2014, invece, l’effetto contrapposto dell’incremento dei depositi vincolati (+21,5%) e dei conti correnti (+4,1%) ha più che compensato la riduzione dei PCT con controparti istituzionali (-17 per cento).
La raccolta indiretta ammonta invece a 108 miliardi di euro (-2,6% trim/trim, +2% sul 31/12/2014), con il risparmio gestito che ha prodotto volumi pari a 55 miliardi (-0,6% trim/trim, +6,7% rispetto a fine 2014) mentre la raccolta amministrata è pari a 53 miliardi (-4,6% trim/trim, -2,4% sul 31/12/2014).

 

I crediti verso la clientela totalizzano 117 miliardi di euro (-4,6% trim/trim, -1,9% sul 31/12/2014), laddove la riduzione del 2° trim è da ricondursi soprattutto a una contrazione dei pronti contro termine (-39,4% trim/trim) mentre il confronto con il 31/12/2014 evidenzia una flessione delle masse di 2,2 miliardi in particolare su altri finanziamenti (-6,7%), conti correnti (-6,5%) e mutui (-1,5 per cento).
Al 30 giugno 2015 il Gruppo registra un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati pari a circa 24 miliardi di euro (-0,3% trim/trim, +2,4% sul 31/12/2014), e in questo ambito aumentano le sofferenze (+3,8%) mentre si riducono le inadempienze probabili e le esposizioni scadute e sconfinanti deteriorate (rispettivamente -1,6% e -7,2%). La percentuale di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 48,8% (-21 bps trim/trim) e all’interno dell’aggregato il coverage delle sofferenze risulta pari al 64,3%, in riduzione di 115 bps rispetto al trimestre precedente).
Infine, a livello di coefficienti di capitalizzazione, il Common Equity Tier 1 ratio transitional è all’11,3% e il Common Equity Tier 1 Ratio fully loaded al 10,7 per cento.

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