Mutui, le banche sono diventate più severe e ne concedono meno

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Giornalisti in incognito. Un cronista ha provato a chiedere a dieci banche un mutuo di 100mila euro per 30 anni fingendosi un dipendente assunto con contratto regolare e una busta paga di 2.200 euro nette al mese. Solo tre banche hanno concesso il prestito, mentre altre tre l’hanno negato e quattro hanno imposto un supplemento di istruttoria. In quasi il 70% dei casi, riporta l’agenzia, la richiesta di mutuo si è fermata all’istruttoria preliminare, prima ancora della perizia sull’immobile.

ISTITUTI ESIGENTI – Gli istituti di credito, concedono meno mutui perché i criteri che i risparmiatori devono soddisfare – data la crisi – sono troppi e troppo severi: la bocciatura della pratica o la richiesta di ulteriore documentazione è legata nella maggior parte dei casi al rapporto fra l’importo da finanziare, il reddito dichiarato e il valore dell’immobile. Un rapporto che varia da banca a banca e che in alcuni casi, scrive l’Adnkronos, cambia più volte nel corso dei contatti con la stessa banca.

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