Mutui: primi spiragli

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Gli istituti bancari sono in attesa di conoscere il destino del governo per apportare qualche taglio, in base alla tenuta o meno della maggioranza infatti verranno prese le relative decisioni. Da molto tempo i cordoni delle banche sono chiusi, in questo periodo di grande incertezza gli istituti di credito non sono particolarmente propensi a concedere mutui.

Qualcosa si muove
Alcune indiscrezioni iniziano a parlare di un primo cambio di rotta, entro i prossimi trenta giorni gli istituti di credito dovrebbero apportare i primi tagli allo spread per quanto riguarda i mutui italiani; il taglio a quanto pare sarebbe nell’ordine dei 10/20 punti base da applicare sui prestiti ipotecari.
In questo momento le banche italiane non hanno terreno fertile, non vi sono infatti condizioni necessarie per avere uno spread basso, altri istituti di credito stranieri invece (Deutsche Bank, Credit Agricole ad es.) potendo fare affidamento su un mercato interbancario positivo che fa da solida base a queste banche riescono ad essere maggiormente competitive sullo spread.

Il mercato italiano si prepara al taglio dello spread
Proprio per recuperare competitività nei confronti degli istituti di credito stranieri, le banche italiane hanno optato per questo taglio allo spread, questa manovra secondo le prime stime dovrebbe portare entro fine anno ad uno spread che si attesterebbe attorno al 2,5%.
Tale strategia è di fatto un giocare d’anticipo sul 2014 che viene visto da molti come l’anno di una prima iniziale ripresa, con uno spread che si attesta intorno al 2,5% e con offerte e promozioni collegate si potrebbe rimettere in moto il mercato dei mutui in maniera tale da trainare anche settori di punta dell’economia italiana quali il comparto edilizio.
La grande incognita ora è il destino del governo e la tenuta della maggioranza, che potrebbero portare nuove turbolenze sui mercati finanziari e di fatto far saltare tutto.

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