Nel primo trimestre del 2020 i ricavi di Royal Dutch Shell hanno subito una contrazione del 28,3%
La performance negativa del primo trimestre 2020 di Royal Dutch Shell è imputabile principalmente al Downstream (-32,9%, da 66,1 miliardi a 44,3 miliardi, 73,8% del totale) e in parte ai business Integrated Gas e Chimica in calo rispettivamente del 12,7% da 11,6 miliardi a 10,2 miliardi (16,9% del totale) e del 13,7% da 3,7 miliardi a 3,2 miliardi (5,4% del totale).
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La performance negativa del primo trimestre 2020 di Royal Dutch Shell è imputabile principalmente al Downstream (-32,9%, da 66,1 miliardi a 44,3 miliardi, 73,8% del totale) e in parte ai business Integrated Gas e Chimica in calo rispettivamente del 12,7% da 11,6 miliardi a 10,2 miliardi (16,9% del totale) e del 13,7% da 3,7 miliardi a 3,2 miliardi (5,4% del totale).

Al contrario, il fatturato dell’attività Upstream ha segnato un +1,9% rimanendo comunque intorno ai 2,3 miliardi (3,9% del totale).

L’Ebitda è calato del 45,5% da 16,1 miliardi (19,2% dei ricavi) a 8,8 miliardi (14,6% del fatturato) e l’Ebit è sceso dell’83,6% da 10,1 miliardi (12,1% dei ricavi) a 1,7 miliardi (2,8% del fatturato).

Infine, l’utile netto è passato da un valore positivo di 6,2 miliardi (7,4% dei ricavi) miliardi a uno negativo di 23 milioni.

Al 31 marzo 2020 l’equity era pari a 183,4 miliardi (190,5 miliardi al 31 dicembre 2019) e l’indebitamento si attestava a 73,3 miliardi (78,4 miliardi al 31 dicembre 2019).

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