Nelle nostre città non è più possibile respirare aria pulita

Mettendo da parte le condizioni meteo favorevoli al suo ricambio, l’aria dei contesti urbani è satura di inquinanti di ogni tipo e dannosa per la nostra salute. La necessità (o abitudine) di far uso dell’automobile privata per spostarsi e la scarsa qualità dei mezzi di trasporto pubblici (ancora in massima parte alimentati con carburanti tradizionali), hanno reso quasi irreversibile il processo di inquinamento ambientale.

In questi giorni a Torino è arrivata la soluzione “Pure air zone”, una clean technologysviluppata da U-earth, che lavora per creare “zone d’aria pulita” nel posto in cui è installata.

In questo caso, nel capoluogo piemontese, nell’are del “Giardino Dispersi sul fronte russo” di Corso Svizzera angolo via dei Medici.

La tecnologia, assicurano il Torino Living Lab che l’ha promossa e l’azienda fornitrice, dopo diversi anni di sperimentazione nel mondo industriale, aziendale e ospedaliero, è finalmente in fase di test in ambiente urbano libero.

Dal 15 giugno scorso è partita la sperimentazione e nei giardinetti di Torino sono state installate le centraline U-monitor, un innovativo sistema per il monitoraggio della qualità dell’aria – vincitore del premio Smau innovazione 2016 – che ogni 5 minuti rileva diversi parametri e i dati raccolti possono essere analizzati sia dall’utente che dagli specialisti dell’azienda.

I dati ottenuti costituiscono il punto di partenza per effettuare i successivi confronti, a testimonianza della qualità dei risultati raggiunti. U-monitor rileva i livelli degli inquinanti (VOC, Odorous Gas, CO, NO2, PM1, PM2.5, T, H) che saranno oggetto di analisi ed elaborazioni avanzate, con osservazione delle dinamiche nel tempo, analisi dei picchi, rilevazione dei valori notturni, correlazione dei dati.

La tecnologia si basa su piattaforme Microsoft Azure e Microsys.

L’ultima settimana di luglio, il primo bio-reattore AIRcel, 100% alimentato da celle solari, sarà installato in una parte del giardino. AIRcel è un purificatore di aria di ultima generazione che attrae gli agenti inquinanti per carica elettrica molecolare a cui l’utente deve solo aggiungere acqua.

Nel corso dell’estate sarà realizzato un secondo campionamento per valutare i primi risultati raggiunti, mentre nel corso del mese di settembre verrà installato un secondo bioreattore AIRcel nel parco giochi adiacente.

Proprio a settembre U-earth proseguirà il suo impegno con Torino Living Lab creando una “zona d’aria pura” in una scuola del quartiere e in un ospedale.

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