Neonati e aria condizionata: tutto quello che c’è da sapere
condizionatore d'aria portatile

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Tutelare il benessere e il futuro dei propri figli è il compito di ogni genitore. Ma come farlo nel migliore dei modi? Seppur esistano strumenti efficaci per salvaguardare i progetti e la serenità dei piccoli della famiglia, come la polizza MetLife Protezione Junior, prendersi cura dei figli è un impegno che richiede gesti concreti ogni giorno.

Spesso, infatti, sono i piccoli accorgimenti quotidiani a fare la differenza: in vista dell’estate, ecco alcuni suggerimenti utili per utilizzare il condizionatore di casa in maniera sicura anche in presenza di neonati.

L’aria condizionata fa male ai neonati?

Prima di entrare nel merito della questione, è importante rispondere alla domanda che attanaglia i genitori quando le temperature si alzano. “Ma l’aria condizionata fa male ai neonati?”. Secondo quanto sostenuto anche da Eugenio Baraldi, ex presidente della Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili, nessun medico è contrario all’aria condizionata in casa, ovviamente quando adoperata con parsimonia.

Secondo Baraldi, “quando si hanno dei bambini, anche se piccolissimi, l’uso del condizionatore non è controindicato, nemmeno se sono presenti patologie asmatiche. Anzi, può essere d’aiuto per rendere più sopportabile l’afa dei giorni più caldi e consentire un miglior riposo di notte, basta adottare alcune precauzioni”.

Le 5 regole da conoscere

Di seguito, sono riportate 5 regole da seguire per non mettere a repentaglio la salute dei neonati:

  1. Regolare la temperatura: per non provocare al bambino raffreddori indesiderati o la febbre, dovuti agli sbalzi di temperatura, è indispensabile regolare la temperatura. Anche per le estati più afose, sono sufficienti 3 o 4 gradi in meno rispetto alla temperatura giornaliera per percepire una piacevole frescura
  2. Sì al deumidificatore: ancora più indicata è l’opzione deumidificatore che consente di stemperare l’aria presente in casa senza il rischio di sbalzi di temperatura eccessivi. Come affermato da Giorgio Piacentini, professore ordinario di Pediatria all’Università di Verona, “monitorare i livelli di umidità degli ambienti domestici è importante per la salute di tutta la famiglia: un locale troppo umido e non adeguatamente ventilato agevola il proliferare di muffe e acari, allergeni respiratori pericolosi in caso di asma e allergie. Gli acari, ad esempio, si sviluppano in ambienti in cui la percentuale di umidità supera il 50-60%. Ma non è soltanto un ambiente molto umido a essere potenzialmente dannoso: forme di tracheite e in generale le irritazioni delle vie aeree si manifestano più facilmente in un locale particolarmente secco”.
  3. Bocchette rivolte verso l’alto: il terzo accorgimento riguarda la direzione delle bocchette del condizionatore. È opportuno dirigerle verso l’alto ed evitare assolutamente che l’aria venga ‘sparata’ direttamente verso il neonato. Come insegna la scienza, anche in questo modo, la stanza si raffredderà in poco tempo: l’aria fredda, essendo più pesante di quella calda, scende verso il basso
  4. Pulizia dei filtri ogni due settimane: l’aria che esce dai condizionatori è la stessa che il neonato respira. In questo senso, è indispensabile procedere con la pulizia periodica dei filtri così da eliminare polvere, batteri, organismi patogeni ed agenti inquinanti che possono accumularsi negli split. Quando? Idealmente sarebbe opportuno prevedere la pulizia ogni due settimane
  5. Vietato l’utilizzo di notte: l’ultima regola vale anche quando in casa non sono presenti neonati. Il divieto di utilizzare il condizionatore di notte è tassativo. Quando ci si addormenta, infatti, la temperatura corporea si abbassa e l’aria fredda proveniente dal condizionatore aumenta il rischio di incorrere in freddure indesiderate. Il consiglio è refrigerare l’aria prima di coricarsi a letto ma senza scendere troppo con i gradi.
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