Nessuno vuole MPS, Intesa e BNP si defilano

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BNP Paribas smentisce categoricamente le voci che sono iniziate a girare sui mercati circa un suo interesse per il Monte dei Paschi di Siena, banche che potrebbe fondersi con un altro istituto per rimanere in vita.

Il Cfo dell banca francese, che in italia controlla Bnl, in un’intervista a Reuters Insider in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre, ha spiegato che è “solo speculazione”.

“Se si guarda al nostro piano, stiamo cercando acquisizioni mirate. Se le troviamo, che siano mirate e a un prezzo ragionevole, questo fa parte del nostro piano industriale”, ha ricordato Lars Machenil. Sulle acquisizioni “mirate” ha precisato che intende operazioni che “diano a Bnp Paribas una maggiore quota di mercarto, vicinanza con i clienti, conoscenza del prodotto”.

MPS, che ha due settimane di tempo per rientrare nei requisiti imposti dalla Bce dopo gli stress test, sta studiando un piano di rinvio del rimborso dei Monti Bond.

Ieri il titolo Mps, sospeso più volte per eccesso di ribasso, ha perso il 16% e la banca ora scambia a meno della metà del valore dei primi di giugno.

Secondo lo scenario previsto da Milano Finanza, è plausibile il “coinvolgimento di banche italiane di medie dimensioni, anche cooperative, uscite dai test Bce con larghe eccedenze di capitale”.

In un progetto del genere il quotidiano rilancia l’ipotesi di un “intervento di una cordata capitanata dalla Fondazione Cariplo che investirebbero sulla parte sanadel gruppo facendo confluire gli asset problematici in una bad bank”. Uno scenario del genere, però, “non è detto si prospetti nell’immediato”.

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