La difesa del manager, indagato per vari reati tra cui la bancarotta patrimoniale insieme ad altre persone tra ex amministratori di BM e Medioleasing, componenti del Cda e revisori, non chiederà l’interrogatorio facoltativo dopo l’avviso di chiusura delle indagini notificatogli a metà gennaio. La difesa non confida infatti nella possibilità di ottenere un’attenuazione della posizione di Bianconi attraverso uno scambio dialettico con i pubblici ministeri di Ancona coordinati dal procuratore Elisabetta Melotti. Dunque l’ex Dg giocherà le proprie carte in dibattimento, tentando di dimostrare la sua estraneità alle pesanti accuse mosse in relazione al default da un miliardo di euro che ha portato alla dichiarazione d’insolvenza della banca. Altri indagati avrebbero già chiesto invece di essere sentiti dai magistrati.
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