Nozze tra Yescapa e Goboony, il camper sharing cresce in Europa
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Il camper sharing ha una nuova dimensione. Dalla fusione tra Yescapa e Goboony, due tra i più importanti marketplace mondiali per i viaggi in camper e furgoni camperizzati, nascerà una grande piattaforma online, forse la più grande, di camper sharing in Europa, con 30mila veicoli in tutto il continente utilizzati da 350mila viaggiatori all’anno. Il giro d’affari complessivo è di 100 milioni di euro e ha visto una crescita, tra il 2019 e il 2023, del 420%. Indiretta conferma di come questa formula di turismo itinerante negli ultimi anni registri stagioni record. Negli ultimi anni le due aziende sono anche cresciute grazie a una serie di acquisizioni: Yescapa ha acquisito la tedesca Shareacamper, la spagnola AreaVan e la francese locationdecampingcardeparticulier.com, mentre Goboony ha rilevato asset da Camptoo, attiva nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e in Belgio.

La roadmap del dopo fusione prevede la creazione di una holding che sarà la struttura dirigente sia di Yescapa che Goboony. Tutti e 4 i co-fondatori (Mark de Vos e Foppe Mijnlieff di Goboony, Benoît Panel e Adrien Pinson di Yescapa) saranno affiancati da Sergio Branco, che avrà il ruolo di Ceo del gruppo. C’è poi un piano pluriennale che privilegia la collaborazione continua, le tecniche di gestione comuni, la strategia finanziaria e l’analisi dei dati tra le due realtà che puntano a fornire i migliori prodotti e servizi a livello globale, con l’obiettivo finale di costruire una piattaforma tecnica unica gestita da un team internazionale. «Questa fusione segna un punto di svolta fondamentale nel percorso del camper sharing europeo e consolida ancor di più la nostra posizione di leadership all’interno del mercato, andando a unire le due piattaforme principali in Nord Europa (Goboony) e nel Sud Europa (Yescapa) – spiega Luca Galli, country manager Italy di Goboony -. Tuttavia, per garantire la continuità del business, in un primo momento i due brand coesisteranno e, seppure collaboreranno attivamente, le due piattaforme continueranno ad operare separatamente». Successivamente è prevista l’espansione in nuovi mercati per rendere i viaggi outdoor sempre più diffusi e accessibili. I due player stanno ora infatti preparando un nuovo grande round di finanziamento di serie B, dopo un altro recente investimento di 7 milioni da parte di Ixo e degli azionisti esistenti.

Lo scenario italiano

Per quanto riguarda il mercato italiano il quadro del camper sharing è complesso perché il settore non è normato a causa di un vuoto normativo. Infatti una recente circolare ministeriale accusa la legittimità del camper sharing, visto come in concorrenza sleale nei confronti di servizi di noleggio camper professionali. «Il servizio di camper sharing non è attribuibile a un’attività professionale di locazione senza conducente – commenta Dario Femiani, country manager di Yescapa Italia –. Data l’occasionalità della prestazione, infatti, i compensi percepiti da un proprietario privato sono esigui se comparati ai costi di mantenimento annui del veicolo». Così Yescapa e Goboony hanno unito le forze e, con il supporto dello Studio Legale Bonelli Erede, hanno chiesto l’annullamento della suddetta circolare. Nonostante il ricorso sia stato respinto in quanto non si producono effetti diretti nei confronti delle due piattaforme, nella stessa sentenza il Tar Lazio ha riconosciuto la legittimità del camper sharing: i proprietari privati di camper che vogliano occasionalmente condividere il proprio veicolo per ridurre le spese sono legittimati a farlo. In Italia le due aziende vogliono offrire un servizio complementare al classico noleggio e senza sostituirlo offrendo ai proprietari la possibilità di ammortizzare i pesanti costi di gestione del veicolo mettendolo a disposizione di terzi quando non si usa. «L’innegabile cambiamento nelle abitudini di consumo che stiamo vivendo si basa su un ecosistema di piattaforme peer to peer che rimane ancora troppo poco regolamentato – conclude Femiani -. In assenza di un sistema capace di disciplinare le attività di scambio tra privati, gli attori dei settori tradizionali accusano le imprese della sharing economy di operare illegittimamente. Urge senz’altro una riforma dal punto di vista legislativo, per legittimare l’operato delle piattaforme».

Verso la Fiera di Parma

L’appuntamento chiave per gli appassionati del turismo itinerante in camper e delle vacanze outdoor è dal 9 al 17 settembre con il Salone del camper di Parma a cui saranno presenti i principali produttori europei di veicoli ricreazionali, i più famosi marchi della componentistica, dell’accessoristica e attrezzature per il campeggio. In Italia ci sono oltre 2.600 aziende che mettono a disposizioni di chi sceglie il turismo open air aree di sosta per oltre 1,3 milioni di posti letto. Gli addetti tra diretti e indiretti sono circa 150mila per un fatturato di circa 5,2 miliardi e un indotto complessivo di oltre 3 miliardi. Il turismo all’aria aperta è la seconda modalità di vacanza dopo quella alberghiera. «L’outdoor ha un enorme potenziale di sviluppo e il Salone del Camper di Fiere di Parma si conferma come il punto di riferimento internazionale per il turismo open air – sottolinea Antonio Cellie, ad Fiere di Parma -. L’ultima edizione ha chiuso con un’affluenza di oltre 110mila visitatori, di cui molti per la prima volta al Salone, e quest’anno tutti i più importanti produttori di veicoli ricreazionali hanno già confermato la presenza. L’edizione 2023 sarà come sempre un appuntamento imperdibile, per i produttori di mezzi e per i fruitori della vacanza open air. Il perfetto matching tra offerta e domanda, tra automotive e turismo, tra sogno e concretezza. Un’esposizione internazionale in linea con le tendenze del turismo outdoor ed esperienziale».

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