Nuovi fondi pensione europei: si va verso un mercato unico previdenziale
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Dalla Commissione europea arriva la proposta di regolamento per la creazione dei Pan-European Personal Pension Product, meglio conosciuti come PEPP, che garantiranno più concorrenza e meno costi per i consumatori.

L’obiettivo è quello di dar vita ad un mercato unico previdenziale, che permetterà ai lavoratori e ai cittadini europei – privi di fondo pensione negoziale – di accedere più facilmente e a costi minori alle offerte di mercato delle forme pensionistiche individuali. Pensioni più sicure, costi minori e maggiore concorrenza sono i punti salienti di questa proposta, già lanciata tre anni fa dalla Commissione europea in occasione del progetto di realizzazione dell’Unione dei mercati dei capitali presso l’EIOPA, (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali), e che vede i suoi frutti soltanto oggi, con la creazione dei cosiddetti PEPP.

Cosa comporterà la nascita dei PEPP?

I prodotti pensione europei garantiranno notevoli benefici e a diversi soggetti del circuito europeo previdenziale. Innanzitutto, la creazione del terzo pilastro previdenziale favorirà a tutti i cittadini europei pensioni più sostenibili e sicure. Per i lavoratori si prevedono, poi, tutta una serie di agevolazioni, a partire dal considerevole risparmio dovuto alla riduzione dei costi dell’offerta da parte di banche e assicurazioni, per finire alla semplificazione dell’informazione e ad una maggiore possibilità di scelta delle offerte previdenziali per i consumatori. Inoltre, grazie alla standardizzazione della struttura dei nuovi strumenti di risparmio e ad un conseguente aumento della concorrenza dei mercati a livello europeo, si permetterà alle diverse realtà italiane di competere con mercati dove l’offerta di schemi pensionistici a capitalizzazione ha un costo più alto o è meno diffusa.

L’avvio di un mercato unico europeo

Ad affermare l’imminente processo di unificazione del mercato europeo è Marè, Consigliere del Ministro dell’Economia ed esperto di temi pensionistici ed economici a livello internazionale: «Ci stiamo avviando lentamente verso un vero mercato unico europeo in materia di previdenza complementare che avrà evidenti vantaggi dimensionali, di scala, di comparabilità delle caratteristiche dei prodotti offerti. Certo avere un mercato unico, davvero però, costringerà Bruxelles e i vari paesi a uno sforzo ulteriore di armonizzazione e di sincronizzazione dei vari piani offerti. Ci sono ancora molte differenze in termini di costi, di qualità dei prodotti offerti, soprattutto di governance dei fondi e soprattutto di qualità delle prestazioni offerte e di garanzie – ci sono anche altri dettagli minori importanti, come ad esempio le modalità di un’uscita anticipata».

In ogni caso, nonostante i nuovi prodotti pensionistici europei somiglino molto ai nostri PIP o ai nostri fondi aperti, si prevede l’ingresso dei PEPP entro un anno e, a causa delle rigide norme di trasparenza italiane saranno necessari diversi aggiustamenti e revisioni per regolamentarli. La proposta dovrà essere esaminata dal Parlamento europeo e del Consiglio dei capi di Stato. Entro un anno potremo assistere, quindi, a grossi cambiamenti sul piano delle iscrizioni ai piani pensionistici – oggi davvero molto bassi – e, soprattutto, ad un incremento degli investimenti in tutta Europa.

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