Occorre semplificare i prospetti informativi relativi alla compravendita di prodotti finanziari
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Così scrivono il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli e il direttore generale Giovani Sabatini in una missiva indirizzata al presidente della Consob  Giuseppe Vegas.

Il riferimento è al famoso crac delle quattro banche (CariFerrara, Banca Marche, Popolare dell’Etruria e CariChieti) che ha mandato in fumo migliaia di risparmi e che ha messo in luce la carenza di trasparenza nell’informare gli stessi risparmiatori sui rischi dei prodotti finanziari che hanno acquistato.

L’Associazione bancaria italiana si dice convinta che ai clienti servono “semplici e inequivoche informazioni” – informazioni che nel caso del crac delle 4 banche sono state omesse completamente – che significano semplicità di linguaggio, sintesi, uso della lingua italiana e non di quelle straniere e anche di colori diversi in modo tale che vengano ben distinte dal cliente le varie tipologie di prodotto finanziario, dalle obbligazioni ordinarie, ai certificati di deposito, fino ai prodotti assicurativi. Per soddisfare questa esigenza, i vertici dell’Abi nella lettera a Vegas hanno sottolineato come:

“Il lavoro delle banche non viene certo facilitato dalle complessità degli attuali prospetti e come tale si chiede al più presto l’adozione di un modello semplificato europeo al fine di riportare piena serenità e fiducia negli investimenti finanziari di ciascuno”.

Non solo facilità di linguaggio ma anche l’adozione di un modello semplificato a livello europeo è quello che chiede l’Abi alla Consob, condividendo la proposta lanciata dal Il Sole 24 ore sulla predisposizione per tutti di unascheda informativa sintetica basata sullo schema definito KID con informazioni chiave  e linguaggio semplice.

“Ci rendiamo ben conto dei limiti dell’eventuale facoltativa autoregolamentazione che le banche potrebbero solo aggiungere ai prospetti tuttora obbligatori. L’Italia è profondamente inserita nell’Unione europea che necessita di regole identiche per la certezza del diritto e per evitare ogni rischio di confusione. Per questo è indispensabile ed urgente una normativa di ‘trasparenza semplice’ uguale per tutti i paesi dell’Unione bancaria europea. Per l’Italia occorrono urgenti scelte di trasparente semplificazione che coinvolgano le Autorità competenti e tutte le banche per riportare al più presto piena serenità e fiducia negli investimenti finanziari di ciascuno”.

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