Piazza degli Affari prova a rimbalzare 
Le Borse europee sono deboli dopo una settimana molto negativa in cui i listini sono stati schiacciati dai venti di recessione.
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Le Borse europee sono deboli dopo una settimana molto negativa in cui i listini sono stati schiacciati dai venti di recessione. L’esito scontato delle elezioni politiche in Italia comunque non aggiunge per il momento elementi di grande tensione tant’è che Piazza Affari prova anche a rimbalzare.

Dollaro super, deboli le Borse asiatiche 

L’aumento dell’avversione al rischio spinge in rialzo il dollaro – il cambio tra euro e dollaro è sotto 0,97 – zavorrando così i corsi delle materie prime denominati nella valuta Usa, e penalizza anche i titoli di Stato con il conseguente incremento dei rendimenti. Quelli sui Treasury a due anni sono così saliti sopra il 4,3% al nuovo massimo da 15 anni.

Tornando all’azionario, deboli le Borse asiatiche, colpite in particolare dalle vendite sui titoli particolarmente legati alla tenuta della domanda, come i minerari australiani e le case automobilistiche giapponesi e coreane. In Europa, il FTSE MIB +1,26%  di Piazza Affari è il migliore mentre gli altri indici restano fiacchi (DAX 40 +0,34% , CAC 40 +0,46% , AEX +0,40% , FTSE 100 -0,12% ). Il rendimento dei BTp a 10 anni sfiora il 4,5% e lo spread è a 237 punti.

Analisti: vittoria Meloni nelle attese, test sarà programma

“Ci aspettiamo una reazione di mercato piuttosto tranquilla in termini di spread sul decennale BTp nel breve termine dal momento che l’esito delle elezioni e’ stato ampiamente in linea con le previsioni. Qualche ricopertura e’ possibile dato che gli investitori hanno approcciato le elezioni moderatamente corti di BTp e dal momento che il rischio lo scenario di una vittoria schiacciante della desta era scontato”. Questo il commento degli analisti di Unicredit all’esito delle elezioni politiche in Italia che hanno visto la coalizione di centrodestra raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi sia alla Camera sia al Senato. “Continuiamo ad aspettarci che lo spread BTp-Bund tratti vicino ai 250 punti base fino a fine anno” aggiungono da Unicredit. “Come avvenuto nel Regno Unito, i mercati sono rimasti cauti al momento della nomina della premier Truss ma il piano di bilancio con un significativo aumento della spesa ha poi determinato la caduta della sterlina e il balzo dei tassi sui titoli di Stato – osserva Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia – Allo stesso modo per l’Italia bisogna aspettare le proposte del nuovo governo e gli investitori resteranno in attesa per capire se le soluzioni saranno in continuità con il governo Draghi o se ci sara’ una rottura”. “Ci aspettiamo – è il commento di Credit Suisse – che il nuovo governo mantenga un dialogo costruttivo con le istituzioni europee e riteniamo che il rischio di una Italexit sia trascurabile. Tuttavia i programmi della Meloni di modificare il Pnrr e di aumentare la spesa potrebbero creare frizioni con l’Ue nel breve termine”.

A Milano Tim corre, bene Mfe dopo jv con Niel in Francia

Tra i principali titoli milanesi, Telecom Italia +6,94%  scatta spinta dalla speculazione sulla possibile vendite di Tim Brasil su cui l’a.d. Pietro Labriola sarebbe al lavoro con anche il sostegno dell’azionista Vivendi. Bene le banche, con Finecobank +4,64% , Bper Banca +2,49% ,Banco Bpm +2,33%  e Intesa Sanpaolo +2,78% . Denaro anche su Campari e Moncler, mentre perdono quota i titoli energetici risentendo della nuova debolezza del petrolio: Saipem +2,60%  scivola, Eni -0,35%  ed Enel -0,76% . Fuori dal Ftse Mib corre Mfe A +2,59%  dopo l’alleanza con l’imprenditore francese Xavier Niel per tentare l’acquisto del canale francese M6.

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