Pietro Salini di Salini Impregilo studia un aumento di capitale per rilevare Astaldi

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Salini ImpregiloSalini Impregilo studia un aumento di capitale per rilevare Astaldi nell’ambito del più ampio Progetto Italia. Lo ha detto oggi l’ad del colosso delle costruzioni Pietro Salini in risposta alle domande dei soci in assemblea.

Salini Impregilo: aumento di capitale per Astaldi e nuovo polo costruzioni

Salini, rispondendo al quesito di un azionista, ha spiegato che “Astaldi ha una struttura di patrimonio debole che va risolta con aumento di capitale. In questo contesto stiamo cercando di portare avanti un progetto in cui sarà richiesto un aumento anche su Salini Impregilo, un’operazione che sarà funzionale a comprare anche rami industriali di altre aziende”. Nel mirino i grandi gruppi del settore finiti in difficoltà: Condotte, Trevi , Grandi Lavori Fincosit e Cmc.

Salini ritiene che “amalgamando il tutto” si darebbe vita a “un gruppo più forte e redditizio: è il senso del Progetto Italia, cioè l’inizio di un percorso in cui lavoreremo sulla nostra dimensione, cosa che permetterà di distribuire il rischio e spalmare le spese generali. Però in quest’ottica serve anche il supporto del sistema finanziario, dei bondholder e dei soci”.

Secondo quanto emerso la scorsa settimana, al nuovo polo delle costruzioni di Salini Impregilo comprendente Astaldi servirebbero fino a 500 milioni di euro.

L’offerta definitiva per il salvataggio di Astaldi sarà presentata entro il 20 maggio, ha assicurato Pietro Salini, e in quella occasione dovrebbe essere presentato anche l’aumento di capitale per Salini Impregilo. No comment invece sul coinvolgimento di Cdp: “Stiamo andando avanti”, ha detto il ceo.

Per Salini in sospeso il nodo Panama

Salini ha poi trattato il tema del contenzioso sui lavori per l’ampliamento del canale di Panama: “Sul fronte finanziario ci aspettiamo solo fattori positivi quando arriveranno le decisioni che ci riguardano”, anche se “abbiamo di fronte un contenzioso lungo, costoso e complicatissimo”, ha spiegato Salini. “L’esborso che abbiamo sostenuto nel primo trimestre di quest’anno è stato per pagare upfront la restituzione di sostanzialmente tutti gli anticipi dovuti” all’Autorità del Canale di Panama.

A metà dicembre il tribunale arbitrale di Miami aveva condannato il consorzio per la costruzione del Canale di Panama, di cui Salini Impregilo è capofila insieme alla spagnola Sacyr, a rimborsare quasi 848 milioni di dollari all’Authority del canale stesso. La parte degli anticipi contrattuali garantita da Salini Impregilo in merito al lodo arbitrale emesso dall’International Chamber of Commerce di Miami (Icc) è di 217 milioni di dollari, pagati immediatamente con proprie disponibilità di cassa.

Intanto in Borsa alle ore 13, dopo alcuni cambi di direzione, le azioni Salini Impregilo, protagoniste quest’anno di un buon recupero sopra i 2 euro, segnano +0,78% a 2,076 euro; Astaldi +3,8% a 0,725 euro.

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