PNRR, allarme STEM: “Non abbiamo abbastanza studenti”
Il PNRR richiederà “45mila lavoratori altamente istruiti in più come matematici, ingegneri e fisici che sono tantissimi rispetto al dato storico” mentre “oggi laureiamo nelle facoltà di matematica e fisica circa 8.000 persone l’anno e in ingegneria intorno a 40mila l’anno. Avremo un boost di domanda estremamente forte e saremo in grado di soddisfare con…

Il PNRR richiederà “45mila lavoratori altamente istruiti in più come matematici, ingegneri e fisici che sono tantissimi rispetto al dato storico” mentre “oggi laureiamo nelle facoltà di matematica e fisica circa 8.000 persone l’anno e in ingegneria intorno a 40mila l’anno. Avremo un boost di domanda estremamente forte e saremo in grado di soddisfare con questi iscritti questa domanda?”.

PNRR, allarme STEM 

“La trasformazione della società richiederà sempre di più figure di questo tipo – ha sottolineato – ma le iscrizioni alle facoltà STEM non sono molto cambiate negli utlimi anni. Creare lavoro è importante ma è altrettanto importante aggiustarsi ai trend”. Lo ha detto ieri il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Piero Cipollone, nel corso di un dibattito al Meeting di Rimini spiegando che “la trasformazione della società richiederà sempre di più figure di questo tipo – ha sottolineato – ma le iscrizioni alle facoltà STEM non sono molto cambiate negli utlimi anni. Creare lavoro è importante ma è altrettanto importante aggiustarsi ai trend”.

L’impatto sull’occupazione

Citando uno studio della stessa Bankitalia, Cipollone ha anche messo nero su bianco l’impatto del PNRR sull’occupazione che “è notevole, nel 2024 che è l’anno di picco, l’attesa è per circa 300mila lavoratori, l’1,7% in più quindi un numero importante, non banale”.

“È interessante la scomposizione – ha aggiunto – l’impatto fondamentale è sulle costruzioni con circa 100mila persone ma un pezzo importante ha a che fare con le professioni avanzate”. Ma, ha proseguito, “supponiamo di avere questi lavoratori disponibili poi il Pnrr finisce e ci ritroviamo un settore ingrassato dalla domanda con molti lavori manuali e routinari. Avremo quindi il problema del ricollocamento il settore non può continuare a tirare all’infinito. Prefigurare fin da ora percorsi di retraining è molto utile”.

Con revisione più risorse per green

Con la revisione del Pnrr siamo riusciti a spostare risorse da capitoli poco capaci di sostenere lo sviluppo a capitoli più efficaci”, ha detto ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso al Meeting di Cl.   “Se la commissione condividerà l’ultimo confronto, avremo più di 4 miliardi per la transizione 5.0, 1,5 per impianti di rinnovabili ai fini dell’autoconsumo dell’impresa, 2 miliardi per la filiera della produzione di tecnologia green e 320 milioni per la Sabatini green”, conclude.

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