Vivendi non avrebbe depositato le proprie azioni (pari al 28,8% del capitale e 29,9% dei diritti di voto) per partecipare all’assemblea, evitando così di votare presumibilmente per una quota non superiore al 10% come imposto da Agcom.
Saranno quindi le minoranze di mercato a decidere in merito alla delibera di acquisto di azioni proprie. Nella serata di ieri era stato depositato il 12% circa del capitale detenuto da fondi ed investitori retail, convalidando così la soglia del 10% della clausola di whitewash.
L’acquisto e conseguente annullamento del 10% di azioni proprie, dovrebbe consentire a Fininvest di raggiungere il 43,92% del capitale votante senza incorrere nell’obbligo di Opa volontaria. Tale quota potrebbe quindi essere portata al 49% con l’acquisto di un ulteriore quota limite del 5% entro maggio 2018.