Saipem ha faticato ad aprire questa mattina a Piazza Affari
Saipem a Piazza Affari lascia sul terreno 135 milioni di capitalizzazione.
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Saipem a Piazza Affari lascia sul terreno 135 milioni di capitalizzazione. Ieri aveva chiuso a quota 892 milioni.

Aumento di capitale da 2 miliardi, 1 nuova azione per ogni 95 vecchie

Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Francesco Caio ha comunicato oggi che intende esercitare la delega dell’aumento di capitale da 2 miliardi. La società ha specificato al mercato, sottolinea Equita Sim, di avere la firma del contratto di garanzia per la sottoscrizione di tutte le azioni eventualmente inoptate. Il consorzio bancario si è impegnato a sottoscrivere fino a un importo massimo complessivo di 1,119 miliardi, equivalenti alla differenza tra il valore complessivo dell’aumento di capitale e il valore delle nuove azioni oggetto dell’impegno di sottoscrizione di Eni e Cdp Industria, gli azionisti di riferimento con il 44% circa di Saipem.

L’aumento di capitale avrà luogo attraverso l’emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie Saipem, prive di valore nominale espresso, aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie Saipem già in circolazione, da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio nel rapporto di 95 nuove azioni ogni 1 azione ordinaria o di risparmio posseduta, al prezzo di sottoscrizione di 1,013 euro per ciascuna nuova azione, da imputarsi quanto a 0,021 euro a capitale sociale e quanto a 0,992 euro a sovrapprezzo. 

Aumento con lo sconto sul Terp del 30%

L’aumento di capitale incorpora uno sconto di circa il 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o Terp) ad un prezzo di sottoscrizione di 1,013 euro per ciascuna nuova azione. Alcuni desk operativi contattati da milanofinanza.it hanno messo in evidenza in concambio alto fra nuove e vecchie azioni (1 ogni 95) e il fatto che l’aumento preveda “un modello inscindibile, senza rolling, con le azioni di nuova emissione indisponibili agli azionisti fino alla fine del periodo di esercizio, quando si saprà se l’aumento è stato sottoscritto interamente”. 

Ma che cos’è il Terp? Il Theoretical ex right price (Terp) o prezzo teorico ex diritto di un titolo è il prezzo teorico di un’azione dopo lo stacco del diritto di opzione relativo ad un aumento di capitale. Un aumento di capitale, come spiega Borsa Italiana, consiste nell’immissione di nuovi capitali in una società da parte dei suoi azionisti. A questi viene attribuito un diritto di opzione (quello a cui fa riferimento l’espressione “ex diritto”) che consente a ogni socio di sottoscrivere l’aumento in modo da non diluire le proprie partecipazioni.

In pratica un azionista ottiene gratuitamente il diritto di sottoscrivere nuove azioni della società. Si tratta di una scelta e non di un obbligo (infatti è chiamato diritto di opzione) tanto che il diritto può anche essere venduto o quotato. A questo punto acquista un senso la definizione di prezzo teorico ex-diritto o Terp: si tratta infatti del prezzo teorico di un’azione dopo che sono stati attribuiti i diritti su un aumento di capitale. 

Banca Akros: aumento fondamentale per gli obiettivi del piano 2022-2025 

La definizione il calendario previsto per l’offerta, subordinatamente all’approvazione del prospetto informativo da parte della Consob, prevede che i diritti di opzione validi per la sottoscrizione delle nuove azioni siano esercitabili dal 27 giugno 2022 all’11 luglio 2022, estremi inclusi e siano inoltre negoziabili sul mercato regolamentato Euronext Milan dal 27 giugno 2022 al 5 luglio 2022, estremi inclusi. 

L’eventuale diritto di opzione non esercitato entro la fine del periodo di opzione sarà collocato su Euronext Milan il 12 e il 13 luglio 2022 (salvo estensione dell’offerta). I diritti di opzione acquisiti all’asta dei diritti inoptati dovranno essere esercitati entro il 14 luglio. 

Gli analisti di Banca Akros oggi ricordano che l’aumento di capitale rappresenta un fattore chiave per il raggiungimento degli obiettivi del piano strategico 2022-2025 che presuppone una crescita annua composta (Cagr) del 15% sul fronte dei ricavi e una costante ripresa dei margini.

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