Il Sindacato Autonomo di Polizia, esprime preoccupazione in merito a una circolare ricevuta, nella quale viene fortemente consigliato alle pattuglie, nel caso frequente di inseguimento di veicoli che non rispettino l’intimazione all’alt, dovranno limitarsi ad annotare il numero di targa, modello del veicolo e direzione di marcia, allo scopo di diramare, ad altre pattuglie, le ricerche tese al rintraccio dei fuggitivi.

I “danni collaterali”

Tale consiglio – prosegue – viene elargito con un’esaustiva elencazione delle numerose conseguenze, penali, amministrative, disciplinari, erariali, nonché quelle etico morali, nelle quali si incorrerebbe nel caso in cui il tentativo di bloccare la marcia dei malintenzionati dovesse generare “danni collaterali”. Riteniamo – ancora il segretario – che gli operatori ben conoscano i rischi, anche normativi, di un mestiere sempre più difficile da esercitare, ma abbiamo altrettanto chiaro il servizio che devono garantire al Paese”.

Secondo il sindacato, “la consapevolezza di doversi preoccupare maggiormente delle responsabilità piuttosto che delle insidie dei malfattori di turno è davvero mortificante. Vorremmo preoccuparci di assicurare i delinquenti alla giustizia e non delle conseguenze interne. Ci chiediamo inoltre a che livello scenderà l’effetto deterrente del personale in divisa appena i malfattori capiranno che non verranno più inseguiti.

Perdita di autorevolezza

Le forze dell’ordine prive di autorevolezza e serenità operativa non possono assolvere il loro compito istituzionale e non impediranno che alcuni, oltre a fuggire impunemente, compiano reati ben peggiori di quelli previsti dal codice della strada. Non è questo quello che vogliono i cittadini lombardi dalle forze dell’ordine”.