Sardegna e Corsica hanno già stretto un accordo per il primo treno superveloce Hyperloop
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Il primo viaggio è già partito, quello dell’assessore ai Trasporti Massimo Deiana, per Amsterdam, per osservare come funzionerà Hyperloop One, il tubo che farà viaggiare i passeggeri a 1200 chilometri orari tra Cagliari e Bastia. Altro che Minuetto sul binario unico dell’Isola. Ma il treno superveloce lanciato come startup, che dovrebbe rivoluzionare i collegamenti in tutto il mondo (se ne parla dall’India a Dubai) sta andando lento, molto lento. Lo scrive il Wall Street Journal. Il test definitivo “Kitty Hawk” – così chiamato in memoria del primo volo dei fratelli Wright – è stato rimandato di nuovo a data da destinarsi. Si sarebbe dovuto tenere entro la fine del 2016. Poi entro il 31 marzo. Non c’è stato. E il manager della società Josh Giegel ha liquidato le critiche con una battuta: “Non stiamo sperimentando un’app”. I test si sono tenuti, per testare questo sistema che passa da tubazioni a bassissima pressione e motori a energia rinnovabile. Il prototipo è stato provato nel deserto del Nevada: non aveva freni, quindi per frenarlo è stato utilizzato un grande cumulo di sabbia. Inoltre il tragitto provato era un terzo di quello che si era preventivato. Piano avveniristico, non ancora definibile come flop. Ma certo non parte superveloce, questo proiettile che dovrebbe trasportare cose e persone da Cagliari a Bastia in 40 minuti. A Corsica e Sardegna il progetto stato presentato dalla società FemuQuì: “Abbiamo sostenuto da subito l’idea della società di collegare Sardegna e Corsica con Hyperloop – ha detto Deiana – cogliendo la portata rivoluzionaria di questa tecnologia che, come è successo con il trasporto aereo nel Novecento, potrebbe mutare radicalmente il concetto e i tempi della mobilità con ricadute a livello economico e sociale incalcolabili: anche la Sardegna, laddove si creassero le condizioni, può essere pronta a investire in questa sfida”. Nel frattempo si accontenta del binario unico.

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