Sequestrato il consorzio Fidart, denunciate due persone

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La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla Procura, nei confronti del Confidi Fidart CalabriaDenunciate a piede libero due responsabili. Il consorzio – che ha sede a Marcellinara, nel catanzarese – svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare artigiani e Piccole Medie Imprese nell’accesso ai finanziamenti di alcuni istituti di credito convenzionati, ed ha un valore patrimoniale di circa 30 milioni di Euro.

Le indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica, avrebbero fatto rilevare che il Confidi avrebbe indebitamente concesso garanzie utili al conseguimento di finanziamenti da parte di alcuni Istituti di credito, a diversi artigiani e piccoli imprenditori, che sarebbero stati tutti privi della necessaria qualità di socio della stessa, così come previsto dal Testo Unico delle Leggi Bancarie (Tulb) per il tramite di un mediatore finanziario ritenuto abusivo.

08:21 | Il Confidi, Consorzio di garanzia collettiva dei fidi, svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve medio e lungo termine, destinati alle attività economiche e produttive. Fidart Calabria è un’associazione di artigiani che opera, senza scopo di lucro, al fine di favorire l’accesso al credito delle Pmi (piccole e medie imprese) associate, garantendo una quota parte dei finanziamenti che gli istituti di credito convenzionati erogano dopo le verifiche del caso.

In particolare, dalle indagini sarebbe emerso che T.D. avrebbe contattato, procacciato, raccolto la documentazione ed illustrato i prodotti ai potenziali clienti, per conto del confidi, svolgendo abusivamentel’attività di agente in attività finanziarie. La normativa di riferimento è il Testo Unico Bancario dove è stabilito, tra l’altro, che per poter svolgere attività di mediatore creditizio o agente in attività finanziarie, occorre essere iscritti negli appositi elenchi detenuti dall’Oam, l’Organismo degli Agenti e dei Mediatori. Per quanto riguarda i confidi, iscritti negli elenchi della Banca d’Italia, possono svolgere la loro attività esclusivamente nei confronti dei propri associati essendo loro vietata ogni forma di servizio finanziario nei confronti del pubblico. Pertanto, per godere dei servizi di un confidi è necessario iscriversi in qualità di socio e, solo dopo tale passaggio, richiedere finanziamenti o garanzie.

Dalle numerose persone ascoltate dagli investigatori e dai documenti acquisiti in sede di indagine, sarebbe invece emerso che T.D. avrebbe avvicinato e contattato direttamente i potenziali clienti curando direttamente il rapporto con gli stessi senza esserne abilitato. Tutti i clienti sentiti dalla Guardia di Finanza avrebbero riferito di non essersi mai recati presso gli uffici Fidart o addirittura di non conoscere il confidi presso cui si erano associati.

Tenuto conto delle continue e numerose presunte irregolarità nella gestione del Fidart Calabria – ed accertate dai finanzieri reggini – la Procura della Repubblica, accogliendo la proposta avanzata dalle Fiamme Gialle, ha disposto il sequestro preventivo del confidi affidandolo ad un amministratore giudiziario che ne curerà l’operatività.

Dall’ultimo bilancio depositato da Fidart Calabria Scarl, è stato possibile ricavare che il suo valore (tenendo conto dei beni strumentali, immobilizzazioni e fondi) si aggira intorno ai citati 30 milioni di euro.

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