Si è tenuta ieri mattina a Trieste la riunione dei Ministri del digitale del G20
Al termine della sessione mattutina del G20 di ieri è stata adottata la Dichiarazione Ministeriale sulla digitalizzazione che riconosce il fondamentale contributo che il digitale può fornire ai governi per costruire società più forti, inclusive e sostenibili, soprattutto a seguito di un evento eccezionale quale è stata la pandemia.
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Al termine della sessione mattutina del G20 di ieri è stata adottata la Dichiarazione Ministeriale sulla digitalizzazione che riconosce il fondamentale contributo che il digitale può fornire ai governi per costruire società più forti, inclusive e sostenibili, soprattutto a seguito di un evento eccezionale quale è stata la pandemia. I temi della transizione digitale diventano parte integrante dell’agenda dei futuri G20, grazie all’importante risultato raggiunto dalla Presidenza italiana che ha promosso la trasformazione della Digital Economy Task Force (DETF) nel Digital Economy Working Group (DEWG).

La Dichiarazione è il risultato di un percorso di collaborazione e confronto le cui basi erano state poste durante le ultime edizioni del G20 e che, grazie al lavoro della Presidenza italiana, è giunto a compimento favorendo l’apprendimento reciproco tra i Paesi membri, nella consapevolezza della diversità degli approcci normativi e regolamentari.

I Ministri hanno riconosciuto l’importanza della cooperazione a livello internazionale sul tema del digitale, per contribuire all’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), in linea con le priorità della Presidenza italiana del G20, People, Planet and Prosperity, identificando come temi prioritari la “Digital Economy” (Economia digitale) e il “Digital Government” (Governo digitale).

Governo digitale: i punti salienti della Dichiarazione Ministeriale

La Dichiarazione Ministeriale approfondisce aree tematiche di interesse per la transizione digitale del settore pubblico. In particolare, la Dichiarazione:

  • Riconosce l’importanza della digitalizzazione dei servizi pubblici per cittadini e imprese, dimostrata soprattutto durante la pandemia, e la necessità di fornire servizi pubblici digitali inclusivi e facilmente accessibili, che mettano al centro le persone nel rispetto della loro privacy ma senza escludere coloro che non hanno ancora accesso alle tecnologie digitali. Con questo spirito i Ministri hanno accolto il Compendio sull’uso degli strumenti digitali per assicurare la continuità nei servizi pubblici e si sono impegnati nella raccolta di casi pratici volti a guidare lo sviluppo di condizioni e competenze abilitanti per l’implementazione di servizi pubblici digitali integrati, incentrati sull’uomo e basati sui diritti, orientati all’utente, proattivi, etici ed inclusivi.
  • Definisce l’Identità Digitale come “facile da usare, portabile, sicura e affidabile”. I vari sistemi di identità digitale adottati dai Paesi G20 garantiscono ai cittadini e alle imprese l’accesso ai servizi digitali in sicurezza e nel rispetto della privacy. La Dichiarazione fa inoltre riferimento al potenziale dell’identità digitale in contesti emergenziali e di aiuto umanitario, e di come questa possa contribuire al raggiungimento del target di Sviluppo Sostenibile 16.9 “Fornire un’identità legale a tutti”. Per promuovere il dialogo internazionale sul tema e avanzare la discussione sull’interoperabilità, i Paesi G20 hanno contribuito alla redazione della Raccolta di Pratiche G20 sull’Identità Digitale.
  • Riconosce il ruolo della cosiddetta “regolamentazione agile” nel favorire l’innovazione e la crescita economica, così come nel controllare e prevenire i possibili impatti negativi del progresso tecnologico, specie in ambito sociale e ambientale. I membri G20 hanno offerto un importante contributo all’analisi del tema attraverso la partecipazione all’Indagine sulla regolamentazione agile nei Paesi G20 dove sono raccolti i diversi modelli adottati per favorire una regolamentazione più agile, flessibile e resiliente, anche attraverso le cosiddette “regulatory sandboxes”, ovvero spazi sicuri e circoscritti nei quali si può effettuare la sperimentazione.

La transizione digitale al centro del G20

“La Presidenza italiana ha potuto definire una Dichiarazione solida e mirata e ha inoltre ottenuto l’importante risultato di trasformare la Task Force sull’Economia Digitale in un Gruppo di Lavoro Permanente, il Digital Economy Working Group” dichiara il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.

La trasformazione della Task Force in un Gruppo di Lavoro potrà assicurare al dibattito G20 sul digitale continuità e sistematicità. Il Digital Economy Working Group (DEWG) impegna i Paesi membri del G20 a includere i temi relativi alla transizione digitale come parte integrante dei programmi delle future Presidenze.

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