Silver Economy: cos’è e come impatta sulle libere professioni
Le persone di età pari o superiore a 65 anni sono l'unica categoria il cui reddito è aumentato e il cui rischio di povertà è diminuito negli ultimi anni.
pensionati tito boeri

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Le persone di età pari o superiore a 65 anni sono l’unica categoria il cui reddito è aumentato e il cui rischio di povertà è diminuito negli ultimi anni. In un paese che invecchia con rapidità, la Silver Economy è ormai una realtà che non può essere ignorata.

E l’impatto sul PIL italiano degli over 65 è stimato tra i 323,5 e i 500 miliardi di euro, ovvero tra il 20 e il 30% del prodotto interno lordo. Tenendo conto delle proiezioni demografiche dell’Istat, gli over 65, che oggi costituiscono il 23,8% della popolazione, nel 2050 arriveranno a rappresentare il 35%.

Che cos’è la Silver Economy?

Con il termine Silver Economy si intende un insieme di economie specificamente mirate alla popolazione over 50 che ha lasciato parzialmente o completamente il lavoro e si è spostata da uno stile di vita attivo a uno stile di vita passivo. Questo tipo di economia è costruita sulle risorse accantonate o possedute da questa fascia di popolazione con i capelli bianchi (o color argento, silver appunto), che rappresenta a tutti gli effetti un mercato in continua espansione.

I sondaggi dell’opinione pubblica e gli studi sui sistemi previdenziali distinguono quindi tre principali fasce di età: dai 50 ai 64 anni, dai 65 ai 74 anni e tutti coloro che hanno 75 anni e oltre.

Chi sono i “Silver” italiani e perché minacciano il lavoro dei liberi professionisti?

In Italia i cittadini di età superiore ai 65 anni sono 14 milioni, pari al 23,81% della popolazione. Un dato interessante scoperto dall’indagine effettuata riguarda la ricchezza degli ultra sessantacinquenni, l’unica fascia di età il cui rischio di povertà è diminuito negli ultimi anni.

Non solo, è l’unica categoria con un aumento del reddito medio equivalente (circa +300 euro) e la categoria con il minor indebitamento complessivo. La ricchezza totale dei “Silver” ammonta a 4 mila miliardi di euro, che rappresentano il 41,4% della ricchezza degli italiani.

Di questi, 1.501 miliardi di euro sono proprietà personale e 2.558 miliardi di euro sono beni immobili. Non a caso, la generazione Silver detiene il maggior numero di investimenti immobiliari rispetto alle altre fasce d’età in Italia. L’86,7% di chi ha oltre 65 vive in case di proprietà, e il 27,3% possiede uno o più immobili.

Si tratta di una capitalizzazione importante che ha ben resistito anche all’impatto della pandemia di Covid-19. Sempre più liberi professionisti vogliono salvaguardarsi in vista di future situazioni simili, per questo è utile dotarsi di un’assicurazione sanitaria per liberi professionisti.

Ma uno dei dati più interessanti è che la Silver Economy dà lavoro a circa 4,6 milioni di persone, tra cui badanti formali e informali, lavoratori delle case di cura, operatori sanitari e fornitori di beni e servizi acquistati da anziani. Tra i settori industriali che ne beneficeranno vi sono l’housing, la mobilità, i servizi e il terziario, il mondo del wealth management, le società di gestione patrimoniale e le banche chiamate a proporre prodotti di investimento su misura e il settore assicurativo.

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